“Contro la pirateria audiovisiva, che ruba al Paese 1,7 miliardi ogni anno e fa perdere quasi 10mila posti di lavoro, serve un’alleanza di sistema. Dal momento che ci troviamo di fronte a organizzazioni criminali, tutti devono giocare la propria parte, senza eccezioni”. Lo ha detto Massimiliano Capitanio, commissario Agcom, a margine del convegno promosso dall’associazione Cittadinanza Digitale in Senato sul tema della pirateria audio-video.
La nuova legge antipirateria
“Agcom – prosegue Capitanio – è un presidio di legalità e sicurezza e sicuramente saprà prendere in carico gli eventuali nuovi poteri che potrebbero essere conferiti con una nuova legge antipirateria, soprattutto per tutelare gli eventi live. L’Autorità già da tempo interviene per rimuovere contenuti illeciti dal web – conclude il commissario Agcom – e in queste settimane sta lavorando per garantire la tutela dei cittadini su molti altri fronti, dal contrasto al telemarketing al regolamento sull’hate speech, dall’oscuramento delle pagine social che forniscono informazioni per pratiche illegali alla tutela del diritto d’autore”.
La riunione del tavolo tecnico-istituzionale
Intanto proprio ieri si è riunito il Tavolo Tecnico-Istituzionale del mondo dello Sport, convocato dalla sottosegretaria alla presidenza del Consiglio con delega allo Sport, Valentina Vezzali proprio per parlare di pirateria. Al tavolo è stata invitata per la prima volta Fapav, la Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali, insieme ai rappresentanti di Mef, Mise, Ministero del Lavoro, Inps, Agenzia delle Dogane e Monopoli e Agenzia delle Entrate.
Federico Bagnoli Rossi (Fapav): “Forte freno al mercato legale”
Durante la riunione il presidente di Fapav, Federico Bagnoli Rossi, ha illustrato i dati aggiornati sulla pirateria audiovisiva in Italia, e ha definito la pirateria come un “fenomeno che costituisce purtroppo un forte freno allo sviluppo del mercato legale”.
“Secondo gli ultimi dati della ricerca Fapav/Ipsos il consumo pirata di contenuti sportivi è aumentato dal 10% del 2019 al 15% del 2021 – spiega Bagnoli Rossi – Per la prima volta, inoltre, abbiamo stimato il danno causato dalla pirateria degli eventi sportivi live e che ammonta a 267 milioni di euro. E’ necessario implementare ed aggiornare le procedure di enforcement in un contesto che è in continuo mutamento anche dal punto di vista tecnologico, e dove è sempre più fondamentale la tempestività delle azioni di contrasto, soprattutto nei confronti di un contenuto, come quello live, il cui valore economico è massimo in occasione dello svolgimento dello stesso”.
Rispetto alle iniziative dei legislatori nazionali ed europei nel campo della pirateria, che si concretizzano nel Digital Services Act e nella Proposta di Legge nazionale in materia di antipirateria, “L’auspicio – conclude Bagnoli Rossi – è che l’iter della Legge possa proseguire speditamente portando ad un necessario adeguamento degli strumenti a disposizione”.