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Pirateria digitale, più potere ad Agcom. Cipolletta: “Rilancio per la filiera”

Confindustria Cultura approva l’emendamento al Decreto Rilancio che inasprisce la guerra alla violazione del diritto d’autore. L’Authority potrà prevedere misure ad hoc contro le reiterazioni

Pubblicato il 07 Lug 2020

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Più potere all’Agcom per il rispetto del diritto d’autore. Lo propone l’emendamento presentato al Decreto Rilancio e ora in esame alla Camera, secondo cui su richiesta dei titolari dei diritti l’authority potrà ordinare ai fornitori di servizi della società dell’informazione che utilizzano, anche indirettamente contenuti protetti, di porre fine alla violazione del diritto d’autore. E di contrastare le violazioni anche con misure contro “la reiterazione delle violazioni”.

Un passaggio promosso da Confindustria Cultura. Secondo il presidente Innocenzo Cipolletta l’emendamento renderà più efficace la guerra alla “pirateria digitale sui contenuti culturali e creativi”.

Più slancio alla ripresa dell’industria culturale

“Con questo emendamento – dice Cipolletta – l’Agcom, su istanza dei titolari dei diritti, potrà ordinare ai fornitori di servizi della società dell’informazione che utilizzano, anche indirettamente contenuti protetti, di porre fine alla violazione del diritto d’autore. Ciò potrà quindi rafforzare le attività di tutela dei contenuti dando all’Autorità un ruolo sempre più incisivo, rappresentando così una risposta adeguata e concreta nel contrasto alla pirateria”.

“La pirateria – conclude Cipolletta – è un fenomeno che colpisce al cuore una parte importante del nostro Paese, ossia il nostro patrimonio culturale e il Made in Italy, mettendo a rischio giorno dopo giorno decine di migliaia di professionisti. L’approvazione di questo emendamento contribuirà al rilancio dell’intera industria culturale duramente provata dal lockdown. Ringraziamo tutti i parlamentari che hanno promosso questa iniziativa e che ancora una volta hanno dimostrato che l’Italia è un Paese che tutela la cultura e la creatività”.

L’ok della Fapav

Anche la Fapav nei giorni scorsi si era espressa favorevolmente sull’emendamento: “Con soddisfazione apprendiamo la notizia – ha fatto sapere Federico Bagnoli Rossi, Segretario Generale della Federazione per la tutela dei contenuti audiovisivi e multimediali -. Il fenomeno della pirateria di film, serie tv ed eventi sportivi si è evoluta ed oggi lo streaming non autorizzato e le Iptv illegali rappresentano una spina nel fianco per tutto il nostro comparto industriale con ripercussioni forti sull’economia e sull’occupazione del nostro Paese”.

L’iniziativa è, secondo Fapav, “strategica” in quanto rafforza le attività di tutela del settore audiovisivo nel prossimo futuro. Il ruolo di Agcom dovrà essere sempre più incisivo rappresentando una risposta efficace e concreta nel contrasto alla pirateria fondamentale per il rilancio della nostra industria dopo il lockdown”.

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