L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha aperto
un’istruttoria su Mediaset (Rti) per accertare le
caratteristiche dei contenuti dei diversi canali. Lo rende noto
l'associazione Altroconsumo spiegando che l'obiettivo è
" verificare l’eventuale sforamento della soglia del 20%
nel numero complessivo di programmi nazionali editi e diffusi su
frequenze terrestri analogiche e digitali, al di là delle
formali autorizzazioni concesse".
Nel suo comunicato l'associazione rende noto che
l'apertura dell'istruttoria è stata dichiarata dai
"rappresentanti di Agcom dopo la conclusione del consiglio,
che si è riunito ieri".
"L’analisi dovrebbe valutare se nel conteggio dei canali
Mediaset rientrano anche i Pay per view e i cosiddetti canali +1,
trasmessi in differita di un’ora – dice la nota -. Altroconsumo
considera questi canali parte integrante dell’offerta di
contenuti e su questa base aveva presentato un esposto lo scorso
18 marzo".
Secondo i calcoli di Altroconsumo, oggi Rti detiene il 29,7% del
totale dei programmi televisivi, essendo titolare di almeno
quattordici palinsesti tv, in violazione della legge.
La soglia del 20% è indicata nel Testo Unico della
radiotelevisione (il decreto legislativo n.177 del 31 luglio
2005), proprio a tutela del pluralismo e della concorrenza nel
sistema integrato delle comunicazioni, il Sic.
L’esposto era stato inviato anche all’Antitrust e alla DG
Concorrenza della Commissione europea. Proprio sul tavolo della
Commissione è ancora aperto il fascicolo di procedura di
infrazione contro il Governo italiano, in seguito all’esposto
di Altroconsumo del 2005 per evidente duopolio televisivo e
mancanza di concorrenza nel passaggio dall’analogico al
digitale.