Un provvedimento “equilibrato e graduale che si sviluppa nell’arco di tre anni”. Così Antonio Nicita, commissario dell’Agcom, commenta il via libera dell’Autorità, seppure con modifiche, al piano Caio che prevede per Poste Italiane un aumento delle consegne a giorni alterni. E c’è spazio, nota ancora il commissario che è stato relatore del provvedimento, per eventuali modifiche dopo il confronto con la Commissione europea.
Quanto al problema delle consegne dei giornali, sollevato dalla Fieg, Nicita sottolinea che viene avviato, a livello governativo, un tavolo ad hoc con la partecipazione dell’Authority: “L’Agcom – chiosa – chiederà alle Poste un’offerta integrativa economicamente sostenibile per la fruizione giornaliera dei quotidiani e di altri periodici”
Come si giustifica la deroga al servizio universale? “La legge di stabilità 2015 ha modificato gli standard del servizio universale postale, prendendo atto della relazione necessitata tra futura sostenibilità economica del servizio universale postale e maggiore flessibilità, prevedendo la consegna a giorni alterni dei prodotti postali inseriti nel servizio universale, per un massimo del 25% della popolazione alla fine del 2017. La legge estende così il precedente limite del 12,5% in vigore dal 1999 e mai raggiunto”
Quale ruolo la normativa ha affidato ad Agcom? “L’Autorità ha avuto il compito di individuare i criteri applicativi ai quali subordinare l’autorizzazione del nuovo standard di servizio universale, basati su specifici parametri territoriali che denotino elementi di particolarità rispetto alla media nazionale. I criteri individuati dall’Autorità modificano la proposta di Poste Italiane, rafforzandone la dimensione territoriale. Viene così raggiunto un importante equilibrio tra rispetto del fabbisogno degli utenti e la sostenibilità economica del servizio universale postale, oggi caratterizzato da un’inarrestabile caduta verticale dei volumi postali negli ultimi otto anni”.