La Rai sparirà o no dal telecomando di Sky? Domanda intorno alla
quale si gioca gran parte della partita televisiva italiana, ma
destinata a rimanere aperta ancora qualche giorno. Per
l’esattezza fino al primo agosto, quando si accenderà la nuova
piattaforma TivùSat che, dal 13esimo grado Est di Eutelsat,
ridiffonderà via satellite gli stessi programmi gratuiti
trasmessi in digitale terrestre da Rai, Mediaset e La7.
In standby le trattative fra Mauro Masi direttore generale Rai, e
Tom Mockridge Ceo di Sky Italia, per l’eventuale rinnovo
dell’accordo, in scadenza il 31 luglio, sul pacchetto RaiSat.
Se la Rai deciderà di non accettare l’offerta di Sky (50
milioni all'anno per sette anni, più 75 milioni per diritti
di Rai Cinema) le conseguenze saranno molte, a cominciare dal
pubblico: 5 milioni di famiglie abbonate a Sky non potranno più
vedere sul satellite i canali pubblici. Discorso diverso per gli
spettatori Mediaset: contrariamente a quanto annunciato nella
conferenza di gennaio di Dgtvi, le tre reti storiche (Rete4,
Canale 5 e Italia 1) potrebbero continuare a essere visibili
sulla tv di Rupert Murdoch. Dietro al braccio di ferro fra i due
network, in ballo anche i nuovi rapporti di forza fra le
emittenti, con Rai e Mediaset alleate (insieme a Telecom Italia e
alla sua tv La7) contro Sky, in un periodo particolarmente caldo
sia per l’enorme contrazione del mercato pubblicitario, sia per
l’evoluzione delle tecnologie che fanno intravvedere
all’orizzonte nuove forme di fruizione televisiva e dunque
nuove regolamentazioni.
L’offerta satellitare TivùSat di Rai, Mediaset e La7 sarà
fruibile attraverso un decoder ibrido, che consentirà cioè di
vedere sia il digitale terrestre sia i canali satellitari TivùSat.
Il pubblico che già riceve il digitale terrestre vedrà tutti i
canali gratuiti di Rai, Mediaset e La7. Chi invece non riceve
ancora il digitale terrestre vedrà gli stessi canali gratuiti, ma
via satellite. Il decoder (prodotto per ora da Humax, Abn e
Telesystem) verrà venduto nei negozi e ipermercati, insieme alla
card TivùSat a poco meno di 100 euro. Circa 180mila i pezzi
commercializzati per il momento, ma a Natale ne arriveranno altri
120mila. Da gennaio sarà disponibile l'apparecchio (Cam) che
adatta i vecchi decoder alla visione di TivùSat.