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Rai Way, Boccia (Pd): “Nessuno scandalo da unione con Ei Towers”

Il presidente della commissione Bilancio della Camera: “Ma tutto deve avvenire nell’orizzonte dell’economia digitale”. Intanto la Procura di Roma apre un fascicolo sui movimenti in Borsa legati all’Opas

Pubblicato il 06 Mar 2015

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“Non trovo in alcun modo scandaloso se Rai Way e Mediaset si uniscono e si aprono ulteriormente al mercato. Ma tutto deve avvenire nel nuovo orizzonte dell’economia digitale”. A dirlo è Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, intervenendo al BarCamp Luiss-Confindustria, dove ha tenuto il discorso introduttivo del confronto su “Privatizzazioni e confini dell’intervento pubblico”.

“Non capire che il mondo è completamente cambiato comporterebbe gravissime responsabilità per l’intera classe politica. Sia se parliamo di reti e società dell’informazione, sia se parliamo di elusione fiscale delle multinazionali del web”.

Intanto la Procura di Roma ha aperto un fascicolo senza ipotesi di reato né indagati sulla vicenda Raiway, oggetto di un’Opas della controllata Mediaset Ei Towers. A far scattare la procedura, che è al vaglio del procuratore aggiunto Nello Rossi, è stato l’esposto di Elio Lannutti, presidente Adusbef, che ipotizzava “manipolazione dei mercati e insider trading sui titoli Ray Way e della galassia Mediaset”.

Nell’esposto Lannutti sottolinea, tra l’altro, il “rastrellamento di azioni che si è verificato dal 14 gennaio, a seguito di un periodo in cui il titolo Rai Way non era oggetto di particolari attenzioni e faceva registrare un modesto numero di scambi”. Una situazione che secondo Lannutti “ha portato, nel giro di poco più di un mese, a un incremento del prezzo di circa il 30%, dai 3,18 del 14 gennaio ai 4,05 del 25 febbraio. Per di più tale valore di 4,05 euro si avvicina notevolmente al prezzo fissato dall’Opa per ciascuna azione (4,5 euro)”.

“II sospetto – conclude il presidente Adusbef – è che qualcuno che ha lavorato all’Opa, resa nota il 25 febbraio, abbia fornito informazioni riservate riguardanti i mercati finanziari già dal 14 gennaio, più di un mese prima”.

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