Migliorano i conti di Rai Way: in continuità con il primo semestre, nei primi nove mesi dell’esercizio 2024 la società guidata da Roberto Cecatto ha registrato una crescita dei ricavi core pari all’1,1%, raggiungendo i 206,5 milioni di euro, un risultato superiore rispetto al solo contributo delle clausole di indicizzazione all’inflazione previste nella maggior parte dei contratti con i clienti. L’Adjusted Ebitda si è attestato a 142,2 milioni di euro, in miglioramento del 2,7% anche grazie all’attento controllo dei costi, con l’utile netto che ha registrato una crescita pari all’1% a 70,5 milioni, alla luce dei maggiori ammortamenti e oneri finanziari legati alla progressione degli investimenti. L’indebitamento finanziario netto è pari a 148,2 milioni, e – pur impattato a sua volta da investimenti e distribuzione dei dividendi – è rimasto inferiore all’Adjusted Ebitda degli ultimi 12 mesi.
Alla luce dei risultati consuntivati e approvati dal consiglio di amministrazione, la società conferma le guidance per l’esercizio in corso, così come riformulate da ultimo in occasione della pubblicazione dei dati semestrali.
Una performance nel segno del Piano Industriale 2024-27
Sotto il profilo operativo, il completamento dei primi cinque edge data center (a Firenze, Genova, Milano, Torino e Venezia) e il varo della nuova struttura organizzativa hanno consentito di definire una strategia di commercializzazione ad hoc per i nuovi asset, ivi inclusa la content delivery network, per la quale proseguono parallelamente i trial in collaborazione con primari content provider. Nell’ambito del miglioramento dell’efficienza operativa prevista dal Piano Industriale 2024-27, Rai Way ha inoltre individuato a Roma una nuova sede direzionale, nella quale trasferirà le funzioni centrali già a partire dal secondo trimestre 2025, in coerenza con gli obiettivi di rafforzamento dell’identità aziendale e riduzione dei costi.
“La solidità dei risultati raggiunti da Rai Way nei primi nove mesi del 2024, in coerenza con le nostre aspettative, ci consente di guardare con fiducia all’ultimo trimestre dell’anno e di continuare a concentrarci sull’esecuzione della strategia”, commenta Roberto Cecatto, amministratore delegato di Rai Way. “La robustezza del business tradizionale ci garantisce la possibilità di programmare e portar avanti con la necessaria consapevolezza il nostro percorso di diversificazione”.
Via alla sperimentazione del 5G Broadcast
E a tal proposito, è stata avviata insieme a Rai la prima sperimentazione su vasta scala della nuova piattaforma di diffusione televisiva nello standard 5G Broadcast. Si tratta di segnali ‘free to air’ con contenuti di alta qualità e bassa latenza, destinati a terminali mobili (smartphone, tablet e automotive) di prossima generazione, che non necessita della connessione dati degli operatori mobili.
Come previsto dal Contratto di Servizio Rai-Mimit, dal 4 novembre scorso Viale Mazzini ha attivato il servizio sulle due aree metropolitane ad alto traffico IP di Roma e Torino con l’aiuto della consociata Rai Way, utilizzando frequenze broadcast in banda Uhf dedicate, identificate e assegnate dal ministero su base sperimentale. Grazie all’attivazione dei nuovi impianti trasmittenti, Rai potrà effettuare analisi accurate di qualità di ricezione di programmi televisivi ‘live’, anche innovativi e specificatamente dedicati alla mobilità, oltre a consentire a tutti i produttori di dispositivi mobili di sperimentare i loro terminali con la nuova tecnologia 5G Broadcast. Durante il prossimo anno la sperimentazione verrà estesa ad altre aree metropolitane.