SENTIERI DEL VIDEO. Rotativa, ricordo mitico. Ma un po’ come la terza guerra punica

Internet è una risorsa, non una minaccia. Anche la Fieg dovrebbe ricordarlo

Pubblicato il 24 Gen 2011

«Nessun altro è credibile come me». Questa sconcertante
affermazione non è tratta da un videomessaggio alla nazione da
parte di un leader di governo, bensì dalla campagna pubblicitaria
(cartacea) della Fieg, Federazione editori di giornali, a favore
dei giornali di carta. Se non ci credete, potete controllare a
questo indirizzo:
http://www.fieg.it/salastampa_item.asp?sta_id=578. Ovviamente un
sito Web, non una pagina di carta. Anche al congresso della
Federazione nazionale della stampa sono giunti gli echi della
riunione della giunta esecutiva Fieg, riunita a Bergamo (12 gennaio
2011), in cui sono stati definiti “concorrenza sleale” per i
media stampati Internet e i blog. Contemporaneamente, parte una
campagna pubblicitaria imbarazzante, anche perché i dati sulla
credibilità dei giornali stampati sono presi da un’inchiesta
tedesca (peraltro della VDZ, cioè la Fieg locale).

Naturalmente chi produce il caciocavallo è portato a dire quanto
il suddetto formaggio sia superiore alla mozzarella; e viceversa.
È comprensibile. Chi è nato all’ombra delle rotative (peraltro
anche chi scrive) ricorda il colpo di frusta dell’avvio delle
macchine, alle 17,30: il palazzo del giornale era come squassato
dal rumore, si capiva che si doveva sbrigarsi a chiudere le pagine
perché si cominciava a stampare. Tempi indimenticabili. Come la
Resistenza, la Terza guerra punica, le Crociate. Comprendiamo le
nostalgie della Fieg. Credo tuttavia che con idee simili gli
editori non siano nemmeno in grado di fare bene il loro mestiere e
di diffondere i loro giornali di carta (una parte dei quali
gratuiti) o radiotv (ci sono anche loro!) oppure online.

I motivi sono diversissimi: a) L’informazione è oggi
multimediale; come lo spettacolo, la cultura, l’intrattenimento.
b) L’informazione è tutta digitale, che è un altro modo di
formulare la frase precedente. c) Senza il digitale (composizione a
freddo, computer, fine dei linotipisti, decentramento di
stabilimenti tipografici lucrando sulle aree in centro città,
teletrasmissione) i giornali cartacei sarebbero morti da un pezzo.
d) Senza Internet come arriverebbero le notizie? Con la
telescrivente o il Telpress?

Oggi il giornale si fa al desk e al telefono, mentre i ragazzi
precari si sbattono senza garanzie in cerca di notizie (e senza
metter piede in redazione a scanso di vertenze lavoro), e quindi
Internet ha rappresentato un’immensa fonte di risparmio per gli
editori. e) Tutti gli editori sono passati all’informazione
online e i più bravi stanno imparando a far quadrare i conti.
Questi cinque buoni motivi consiglierebbero di considerare Internet
una risorsa, non una minaccia. L’abbiamo ripetuto tante volte ai
giornalisti…. Ora ci tocca dirlo anche agli editori!

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