La vendita de La7 a Urbano Cairo è stata un’operazione vantaggiosa per TI Media. Lo ha detto oggi Severino Salvemini, presidente di TI Media, durante l’assemblea degli azionisti, sottolinenando che la dismissione dell’emittente consente al gruppo di “conservare asset fondamentali come i multiplex”, senza dimenticare che “per facilitare l’operazione, Telecom ha rinunciato a 100 milioni di euro di crediti vantati nei confronti di TI Media“.
Se TI Media ha deciso di cedere La7, lo ha fatto per “non rischiare di perdere il certo per l’incerto” anche a fronte di un risultato economico dell’ultimo esercizio “in evidente peggioramento”, ha proseguito il presidente di TI Media.
Un’operazione servita soprattutto a scongiurare il rischio di nuove perdite: “La cessione di La7 – ha detto – è stata operazione di stop loss”, nel senso che “la società si sarebbe dovuta far carico in futuro di una perdita economica maggiore del corrispettivo riconosciuto al compratore”.
Gli azionisti presenti all’avvio dei lavori rappresentano complessivamente il 78,79% delle azioni ordinarie con diritto di voto. Telecom Italia è presente, come azionista di controllo, con il 77,71% delle quote, invariato rispetto alle precedenti comunicazioni alla Consob. Gli azionisti presenti sono chiamati anche a prendere i necessari provvedimenti ai sensi dell’articolo 2.446 del Codice Civile (riduzione del capitale da perdite, ndr), ad aggiornare le condizioni economiche dell’incarico di revisione legale al 2018 e a nominare il nuovo Collegio dei Sindaci.
Telecom ha provveduto a presentare una lista composta da Rosalba Casiraghi, Michela Zeme, Salvatore Spiniello (Effettivi) e Giuseppina Fusco e Carlo Delladio (Supplenti). I soci dovranno infine esprimersi in tema di remunerazione del Board e in merito alla cessazione di cinque amministratori. Telecom ha propone che il prossimo Cda sia composto da 9 membri e chiederà poi agli azionisti di confermare in carica Piergiorgio Peluso, l’ex d.g. di FonSai che è stato cooptato a ottobre dello scorso anno dopo essere diventato Cfo di Telecom Italia.
Intanto, nel primo trimestre dell’anno La7 ha registrato uno share medio del 4,21% nel totale della giornata, in aumento del 24,6% rispetto allo stesso periodo del 2012, dato che sale al 5,52% se si considera solo il Prime Time (+50,8% su primi tre mesi dell’anno scorso). Soddisfatto il direttore generale di TI Media, Marco Ghigliani: “Programmi come Piazza Pulita, Servizio Pubblico e Crozza – ha commentato – hanno raggiunto livelli di pubblico e notorietà che insieme ad altri programmi storici di La7 stanno dimostrando la bontà delle scelte fatte nel corso del 2013″.