Sky, spallata al beauty contest: il governo Monti riveda le regole

Con un comunicato a sorpresa l’emittente di Murdoch annuncia il ritiro dalla gara per l’assegnazione gratuita di frequenze digitali: “Tempi troppo lunghi e disciplinare che favorisce gli operatori già attivi sul mercato”. L’ad Zappia: “La decisione non modifica gli investimenti in Italia”

Pubblicato il 30 Nov 2011

Sky Italia si chiama fuori dal beauty contest. "Tempi poco
chiari e regole discutibili", spiega in una nota, sono
diventati "incompatibili con un mercato televisivo e uno
scenario competitivo che è invece in rapida e costante
evoluzione".

L'emittente satellitare rende noto di aver ufficializzato al
ministero dello Sviluppo Economico e alla Commissione europea la
decisione "incondizionata e con effetto immediato" di
ritirare la propria domanda di partecipazione alla gara per
l'assegnazione delle frequenze televisive digitali
terrestri.

Nella nota si spiega di aver partecipato alla gara, avviata dal
precedente Governo, sulla base di una specifica autorizzazione
ricevuta nel luglio 2010 dalla Commissione Europea,
"autorizzazione che sottolineava come proprio Sky avesse
contribuito allo sviluppo della concorrenza nel mercato televisivo
italiano e come la sua partecipazione alla gara per
l'assegnazione delle frequenze sul digitale terrestre avrebbe
comportato un'ulteriore apertura del mercato".

La motivazione del ritiro, spiega Sky, è legata a "tempi poco
chiari e regole discutibili" che sono "incompatibili con
un mercato televisivo e uno scenario competitivo che e' invece
in rapida e costante evoluzione".

Sky Italia spiega nel dettaglio che la lunghezza dei tempi che
hanno caratterizzato lo svolgimento della gara "e che
impatteranno inevitabilmente sull'assegnazione delle
frequenze" sono diventati del tutto incompatibili con
l'esigenza di pianificare con certezza gli investimenti che
sarebbero necessari nel caso di un'ipotetica assegnazione. Tale
indeterminatezza dei tempi, si legge nella nota, si è inoltre
accompagnata a un bando che contiene elementi discutibili, legati
all'adozione di un disciplinare di gara con regole che
oggettivamente favoriscono operatori già attivi sul mercato.

Proprio tali regole, sottolineano, hanno portato alcuni
partecipanti alla gara – tra cui la stessa Sky – a presentare
ricorsi all'autorità competente, ricorsi che potrebbero
moltiplicarsi una volta annunciate le assegnazioni delle
frequenze.

Sky conclude la nota affermando che "questo Beauty Contest,
nelle modalita' impostate dal precedente Governo, non solo non
interpreta più le reali esigenze di sviluppo e di apertura alla
concorrenza di questo mercato, ma rischia concretamente di essere
un elemento negativo per lo stesso. Per questo – aggiungono – Sky
ha deciso di ritirarsi con l'auspicio che questa sofferta
decisione possa favorire una nuova stagione di riflessione tra
tutti gli operatori e il nuovo Governo, per un profondo
ripensamento delle regole con cui ridefinire in senso competitivo
il sistema televisivo italiano.
"Questa decisione – ha commentato l'a.d. di Sky Italia
Andrea Zappia – è coerente con le scelte industriali di Sky e con
la sua politica di investimenti in Italia, incentrata
sull'innovazione e le nuove tecnologie, e non modifica, ma anzi
conferma e rafforza, l'intenzione a continuare a investire nel
nostro Paese e a fornire il nostro contributo alla sua crescita
economica".

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