IL REPORT BUZZOOLE

Social media, TikTok sul podio per numero medio di interazioni

La piattaforma cinese sale in testa alla classifica in termini di engagement per ogni post pubblicato, con un 120% in più rispetto a Instagram. In calo le altre community

Pubblicato il 20 Lug 2022

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TikTok continua a rafforzarsi in termini di popolarità nel mondo dei social. E’ in forte crescita il suo Average engagement, cioè il numero totale di interazioni per numero di post generate in media dagli influencer, del social network cinese, che ha raggiunto il 120% di interazioni in più rispetto ad un altro concorrente, cioè Instagram. E’ ciò che emerge dal report “Influencer Performance Benchmarks 2022”, realizzato da Buzzoole, martech company specializzata in tecnologie e servizi per l’Influencer Marketing, sviluppato su un campione di oltre 2 milioni di profili di influencer a livello nazionale e oltreconfine su Instagram, Facebook, YouTube e TikTok, con l’obiettivo di misurare i parametri guida delle performance e scegliere quindi gli Influencer giusti per le proprie campagne di marketing. Il monitoraggio è risultato possibile avvalendosi della Buzzoole Suite.

I dati nel dettaglio

In particolare, si rileva nel report, i micro creator su TikTok riescono a beneficiare del 180% in più di interazioni. Il trend più generale è che, rispetto allo scorso anno, si assiste ad un calo delle interazioni per tutte le categorie di creator, su tutti i social, anche TikTok. Un fenomeno fisiologico a cui si assiste quando aumentano gli utenti e i contenuti delle piattaforme. Su Instagram stesso, 440 persone sono state raggiunte dai novice (fino a 10.000 follower), 2.641 dai micro (10.000-100.000 follower), 21.600 dai top influencer (dai 100.000 follower a un milione), 266.500 persone raggiunte dalle celebrity (oltre un milione di follower).

Facebook ai minimi di engagement rate

Rimanendo sul parametro Reach Media (numero di persone effettivamente raggiunte da un messaggio pubblicato), va notato che le classi di influencer “novice” e “micro” su Instagram e su Facebook sono in aumento. Sul versante dell’engagement rate, che misura invece il rapporto tra il numero complessivo delle interazioni e il numero di follower del creator, l’analisi di Buzzoole evidenzia che su Instagram i creator “principianti” riescono ad ottenere il 4,3% delle interazioni dai propri seguaci, i micro l’1,5%, i top l’1,4% e le celebrity l’1,2%. Ancora una volta, rispetto all’anno precedente, si assiste ad un calo di Engagement Rate che però colpisce tutte le fasce di creator. Su Facebook, da qualche anno ormai, l’Engagement Rate non raggiunge neanche l’un percento.

Un’ulteriore angolazione con cui mettere sotto la lente del monitoraggio le performance degli influencer è quella dell’Engagement su Reach, cioè il rapporto tra le interazioni e la Reach, ossia con le persone realmente raggiunte dai post. Su Instagram, grazie all’accesso ai “first party data” (dati a esclusivo accesso dagli Influencer), si rileva che micro e novice sviluppano, rispetto alle persone raggiunte, interazioni in ragione del 12,3% (micro) e 13,8% (novice), sorpassando sensibilmente top e celebrity.

I numeri degli engagement per comparto

Il report approfondisce anche i criteri sopraindicati per settore, mettendo in rilievo che i comparti che riescono a generare mediamente più interazioni su Instagram sono quelli del Gaming (342 interazioni per post), Media Entertainment (331), e Automotive (294), seguiti da Fashion ( 246) Family (229) e News (203) categoria, quest’ultima che, su Instagram, sta crescendo considerevolmente vista l’abitudine dei più giovani a informarsi anche attraverso i social. Sul lato dell’engagement rate, i settori sopra il 3% sono quelli del Gaming, degli Hobby e delle tematiche ambientali mentre nell’Engagement su Reach emerge che, su Instagram, i Creator del settore Beauty e Fashion sono quelli che performano meglio.

Grazie alla misurazione dei KPI come quelli presi in considerazione nel Report di Buzzoole, siamo riusciti a fornire al comparto dell’influencer marketing uno strumento mirato e oggettivo che mette gli investitori in grado di scegliere in modo adeguato verso quali creator orientarsi, identificando quelle fasce di profili che risultano maggiormente in sintonia con i singoli segmenti di mercato”, ha dichiarato il ceo di Buzzoole, Gianluca Perrelli. “Oggi, infatti, si va delineando uno scenario sempre più competitivo – ha continuato Perrelli – che richiede una conoscenza approfondita sia dei pubblici da intercettare sia dei profili che permettono un aggancio immediato con i medesimi. Ormai le aziende hanno capito che l’Influencer Marketing più efficace è quello data-driven, basato su benchmark e KPI solidi e realistici. Solo creator che certificano i propri dati attraverso la nostra piattaforma possono essere garanzia per la brand safety”.

 

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