L’OPERAZIONE

Stangata sulle Pay Tv pirata: chiusa la piattaforma Xstream

Ora a rischiare saranno anche gli utenti, che potrebbero vedersi recapitare multe fino a 25mila euro. L’organizzazione, con 5 milioni di potenziali clienti in tutta Europa, chiedeva un “abbonamento” da 12 euro per vedere il meglio di sport, cinema e serie Tv via Iptv. Per i malviventi ricavi da 60 milioni di euro l’anno

Pubblicato il 19 Set 2019

diritti Tv calcio

Soltanto dodici euro al mese per poter vedere il meglio della Pay Tv ma su una piattaforma illegale, pagando meno di un quarto di quanto sarebbe costato realmente il servizio. Grazie al cosiddetto “pezzotto”, il decoder che consentiva loro di accedere ai programmi a pagamento tramite Iptv senza essere abbonati, gli utenti potevano vedere gli eventi nazionali e internazionali di sport, dalla serie A ai campionati di calcio esteri, al meglio delle altre discipline fino alla programmazione a pagamento di cinema e serie Tv. E ora le brutte notizie arrivano anche per i consumatori, che se individuati (collegati al momento del sequestro ce n’erano 700 mila su un potenziale bacino di 5 milioni), rischiano fino a 3 anni di carcere e 25mila euro di multa. Gli investigatori hanno infatti annunciato per bocca del colonnello della Guardia di Finanza Giovanni Reccia, comandante del Nucleo speciale tutela della privacy e frode tecnologica, di voler risalire anche ai singoli abbonati seguendone le tracce Ip degli apparecchi collegati al servizio, oltre che le carte con cui sono eventualmente state effettuate le transazioni.

A portare a termine l’operazione nei confronti dell’organizzazione internazionale dedita alla pirateria, che poteva contare su un fatturato annuo di circa 60 milioni di euro, sono stati la Procura di Napoli ed Eurojust, che indagavano sul fenomeno dal 2015, coadiuvati dalla Guardia di finanza che ieri ha fisicamente interrotto la trasmissione del segnale della piattaforma “Xstream Codes”.

L’indagine è stata diretta dal procuratore della Repubblica di Napoli, Giovanni Melillo, con il coordinamento dell’aggiunto Vincenzo Piscitelli: 25 le persone indagate, tra le quali due greci. A capo della piattaforma ci sarebbe stato proprio uno di loro, Christos Papaoikonomu, arrestato a Salonicco con 110mila euro in contanti. I reati ipotizzati sono associazione a delinquere finalizzata alla riproduzione e commercializzazione illecita di Iptv con la circostanza aggravata del reato trasnazionale. Nei confronti degli indagati sono stati emessi decreti di sequestro preventivo di account paypal, carte di debito e conti corrente.

I membri dell’organizzazione, secondo quanto ricostruito dall’indagine, predisponevano e gestivano all’estero gli spazi informatici attraverso i quali ritrasmettevano il segnale dei Sky, Dazn, Netflix. Una fitta rete commerciali, con basi in Lombardia, Veneto, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, acquisiva illegalmente i pacchetti di contenuti e li rivendeva.

Quello scoperto, specificano gli inquirenti nell’ordinanza, è “un sofisticato sistema organizzato di frode finalizzato alla captazione e diffusione di prodotti destinati alla Tv a pagamento, con notevole danno ai titolari dei diritti ed evidente frustrazione del libero mercato”.

“La pirateria uccide il calcio e oggi posso affermare che il nostro mondo sta molto meglio – commenta Luigi de Siervo, Ad della Lega Serie A – E’ un’ottima notizia per l’Italia, tristemente nota per l’alto numero di pirati informatici. Oggi finalmente si inizia a ristabilire lo stato di diritto ma noi continueremo la nostra azione di sensibilizzazione e di denuncia per perseguire le associazioni criminali ed anche ogni singolo utente, che rischia multe fino a 25mila euro per l’utilizzo delle IPTV illegali”.

“La pirateria è una piaga che drena risorse altrimenti investite e alimenta circuiti malavitosi – aggiunge Gaetano Miccichè, presidente della Lega Serie A – Solo in Italia i danni economici e di impiego superano il miliardo di euro. La Lega Serie A ha stanziato dei fondi per combattere questo fenomeno criminale e il nostro obiettivo è quello di ridurre sensibilmente il numero dei pirati già in questo campionato, fino ad azzerare nel breve periodo la trasmissione illegale dei flussi audiovisivi. Siamo certi che questo sia il primo grande passo di una serie di importanti operazioni e posso assicurare che la Lega Serie A non farà mai mancare il suo supporto e la sua collaborazione”.

Di un “importante risultato” parla Federico Bagnoli Rossi, Segretario Generale di Fapav – Si tratta di una operazione senza precedenti che avrà un impatto fortissimo sul consumo illegale di contenuti audiovisivi, in particolare sportivi. L’imponente organizzazione criminale che gestiva e utilizzava Xtream Codes, operante a livello internazionale, rivela, anche all’opinione pubblica, tutto quello che si nasconde dietro la pirateria: un fenomeno ancora troppo sottovalutato, a livello di gravità, nella percezione comune. Stiamo infatti parlando di gruppi criminali che guadagnano cifre impressionanti. I danni che questa filiera illecita causa all’industria legale devono destare preoccupazione, in vista anche delle ricadute occupazionali sul settore”.

Secondo i dati della ricerca Fapav/Ipsos in Italia sono 5 milioni le persone che utilizzano Iptv illegali per vedere contenuti audiovisivi per un fatturato perso dall’industria audiovisiva a causa del fenomeno di 600 milioni di euro di danni per l’intera economia italiana che superano il miliardo.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati