La Commissione europea fa marcia indietro sulle norme sul copyright
e apre le porte a regole simili alla francese Hadopi? Secondo la
denuncia degli europarlamentari riportata dal sito Euractiv,
l’esecutivo europeo starebbe discutendo in gran segreto un
accordo per consentire alle aziende di disconnettere gli utenti da
Internet se sospettati di pirateria.
Fin dalla metà dell’anno scorso, il dipartimento per il mercato
interno della Commissione europea starebbe trattando con una lista
selezionata di aziende e organizzazioni in merito ai diritti sulla
proprietà intellettuale e a come farli rispettare nell’Ue. La
fonte sentita da Euractiv sostiene che l'esecutivo Ue sta
conducendo i negoziati a porte chiuse con i rappresentanti
dell’industria degli Isp e dei diritti d’autore, escludendo
dunque il Parlamento europeo, la società civile e i difensori
della privacy, per arrivare a un accordo tra le parti interessate o
memorandum of understanding, che incarnerebbe le draconiane norme
sul copyright che gli europarlamentari hanno sempre temuto, tanto
che questi ultimi hanno prontamente chiesto spiegazioni
all’esecutivo.
Gli europarlamentari e le associazioni a favore dei diritti degli
utenti si lamentano sia della segretezza con cui la Commissione sta
conducendo le trattative sia dell’esito potenzialmente
disastroso: è possibile che gli Internet service provider saranno
costretti a controllare l’attività quotidiana dei loro abbonati
su Internet e a mandare una comunicazione agli utenti e ai
proprietari dei diritti d’autore nel caso scoprissero delle
violazioni.
"Queste trattative, se sono vere, potrebbero far rientrare
dalla finestra un regime simile all'Hadopi in tutta Europa col
benestare della Commissione e senza alcuna supervisione”,
protestano gli europarlamentari i social-democratici Stavros
Lambrinidis (Grecia) e Françoise Castex (Francia). I Parlamentari
europei hanno spesso bollato le norme sul copyright di tipo-Hadopi
come lesive dei diritti fondamentali dei cittadini.