YouTube “trasloca” in TV. Video e clip non si guardano più soltanto su smarthone o computer, ma anche sul televisore connesso. Oltre 10 milioni di italiani hanno infatti visto YouTube sullo schermo del loro televisore a maggio 2021, una tendenza che segue quella in corso negli Usa dove oltre 120 milioni di utenti hanno guardato video sugli schermi Tv a fine 2020, segnando un incremento del 20% nel corso di un anno.
Youtube un media main stream?
Che si tratti di vedere i momenti cruciali dell’ultima partita della squadra del cuore, l’ultimo video musicale del proprio artista preferito o (ri)trovare il proprio equilibrio con una sessione di meditazione guidata, fa sapere l’azienda, YouTube è diventato il main stream: “Solo in Italia – fa sapere una nota -, oltre il 15% degli spettatori YouTube loggati guarda contenuti quasi esclusivamente (>= 90%) sullo schermo TV”.
Si tratta di un nuovo cambiamento nel modo di consumare il video digitale: non solo lo schermo TV continua a essere parte delle abitudini di fruizione degli italiani, ma riacquista valore per le generazioni più giovani e centrali, notoriamente lontane dalla televisione lineare.
Più chance per la pubblicità
Inoltre, lo schermo televisivo favorisce un consumo video condiviso, di tipo familiare: una grande opportunità per i brand di raggiungere copertura incrementale. A questo si aggiunge il fatto che nel proprio soggiorno gli italiani scelgono di guardare YouTube per un tempo mediamente più lungo: trascorrono infatti circa il +130% di tempo in più rispetto ai dispositivi mobili e desktop.
Le persone scelgono di guardare YouTube su TV connessa più di qualsiasi altra piattaforma video supportata da pubblicità perché ha contenuti che sono, dice la nota dell’azienda, “rilevanti per le loro vite e passioni”. Gli spettatori si lasciano, quindi, alle spalle il tradizionale prime time definito dalla fascia oraria e scoprono su YouTube che il nuovo prime time è personale.
Il “recupero” delle nuove generazioni
Per i brand, il passaggio allo streaming sugli schermi televisivi comporta una grande opportunità: con il video on line su connected TV gli investitori possono abbinare la precisione del digitale alla dimensione della TV lineare, permettendo al grande schermo di raggiungere – in una nuova modalità – coloro che hanno abbandonato la TV lineare per le piattaforme di streaming.
“E’ un momento di grande fermento per il video digitale”, fa sapere l’azienda. Per i creatori di contenutic’è in ballo la capacità di raggiungere pubblici sempre più ampi e per gli inserzionisti la possibilità di raggiungere audience nuove e incrementali”.