Il giorno più lungo per lo switch off italiano sarà lunedì.
Quando 3 milioni 910mila utenti televisivi laziali verranno
coinvolti nello switch off, il passaggio definitivo
dall'analogico al digitale terrestre. A seguire toccherà,
entro il 30 novembre, ad altre 800mila persone. "Eravamo un
po' preoccupati, nonostante la campagna di comunicazione – ha
detto in una conferenza stampa incontro il viceministro alle
Comunicazioni, Paolo Romani -. La mission è che tutti sappiano
quello che sta accadendo. Ad oggi, contro un 67% di giugno, siamo
al 90% di laziali che risultano in possesso del decoder, ed entro
pochi giorni saranno 5 milioni i laziali coinvolti".
Saranno – ha ricordato Romani – 1224 gli impianti interessati,
"è uno switch off importante, un'operazione di grande
rilevanza, stiamo parlando della più grande area che viene
interamente digitalizzata". Romani ha aggiunto che una
telefonata al call center attivato dal dicastero – 800 022 000 –
potrà risolvere i problemi tecnici di sintonizzazione. Abbiamo
messo in piedi un meccanismo di assistenza quotidiana per un ampio
arco di ore, dalle 8 alle 23 nella fase iniziale e poi a regime
dale 8 alle 20, e quindi riteniamo che i problemi possano essere
superati".
Sul fronte della questione antenne, verrà firmato domani a Roma un
protocollo d'intesa tra la Regione Lazio, le associazioni di
categoria degli artigiani installatori e le associazioni dei
Consumatori e degli utenti iscritte al Comitato regionale degli
utenti e consumatori, relativo al "Prezzario indicativo per
gli interventi finalizzati al buon funzionamento degli apparati di
ricezione televisiva a seguito dell'entrata in servizio del
digitale terrestre". L'accordo sarà firmato dai
rappresentanti delle associazioni di categoria regionali: Cna
Lazio, Casartigiani Lazio, Claai Lazio e Confartigianato Lazio.