Una coalizione di procuratori di otto Stati americani, tra cui la California (democratica) e la Florida (repubblicana), ha aperto un’indagine sull’app TikTok, molto popolare tra i giovani, per accertare se la piattaforma cinese può causare danni ai bambini e ai ragazzi. “L’indagine esaminerà i danni che l’utilizzo provoca ai giovani utenti e cosa TikTok sa di tali danni”, si legge in una dichiarazione del procuratore generale del Nebraska.
A guidare le indagini c’è una coalizione bipartisan di procuratori generali di California, Florida, Kentucky, Massachusetts, Nebraska, New Jersey, Tennessee e Vermont. Questi stati sono tutti coinvolti in un’indagine simile avviata su Instagram lo scorso anno.
L’indagine è finalizzata ad accertare se la società stia violando le leggi statali sulla protezione dei consumatori e mettendo a rischio le fasce più deboli. “Ci concentreremo, tra le altre cose, sui metodi e le tecniche utilizzati da TikTok per aumentare il coinvolgimento dei giovani utenti, incluso l’aumento della durata del tempo trascorso sulla piattaforma e la frequenza del coinvolgimento con la piattaforma”, ha affermato l’ufficio del procuratore generale del Massachusetts Maura Healey in una dichiarazione.
La replica di TikTok: “Attivi sulla protezione dei più giovani”
TikTok, che è di proprietà della società cinese ByteDance, ha dichiarato in una dichiarazione di “concentrarsi sulla sicurezza degli utenti più giovani” e di limitare le funzionalità in base all’età. “Non vediamo l’ora di fornire informazioni sulle numerose protezioni di sicurezza e privacy che abbiamo previsto per gli adolescenti”, afferma la dichiarazione. La società aveva dichiarato all’inizio di febbraio che stava lavorando a modi per classificare e limitare i contenuti in base all’età al fine di impedire ai contenuti per adulti di raggiungere gli utenti adolescenti della sua app per video brevi.
TikTok ha affrontato critiche simili in altri Paesi e nell’ultimo anno ha annunciato diverse modifiche alle sue politiche e pratiche nel tentativo di proteggere meglio i giovani dai contenuti dannosi. Più di recente la società ha affermato che stava testando le classificazioni in base all’età per i contenuti sensibili.
Indagine aperta su Instagram, Biden: “Più tutele contro i social media”
I procuratori generali hanno già un’indagine aperta sulla società madre di Facebook, Meta Platforms, per quanto riguarda la sua sussidiaria Instagram, che è stata anche sottoposta a un attento controllo sul potenziale impatto dei loro servizi sulla salute mentale e sulla sicurezza online dei giovani utenti. Il presidente Joe Biden ha affrontato la questione dei danni dei social media nel suo discorso sullo stato dell’Unione al congresso martedì sera. “Dobbiamo ritenere le piattaforme di social media responsabili dell’esperimento nazionale che stanno conducendo sui nostri figli a scopo di lucro”, ha affermato chiedendo una maggiore protezione della privacy per i bambini e il divieto di pubblicità mirata per loro.