IL PROGETTO CLOVER

TikTok rilancia sull’Europa: 1,2 miliardi per data center e privacy

Via alla creazione di una “enclave” separata e indipendente dove conservare i dati degli utenti europei. Un team dedicato lavora all’iniziativa già dallo scorso anno: la migrazione per tutto il 2023 e fino al 2024. Salgono a 3 i data center: dopo quello tenuto a battesimo lo scorso anno a Dublino, nella città irlandese una nuova struttura che si aggiunge a quella nella regione di Hamar in Norvegia

Pubblicato il 09 Mar 2023

tiktok

Creare un’enclave europea autonoma per i dati degli utenti del Regno Unito e dello Spazio economico europeo, con in più Islanda, Liechtestein e Norvegia (See). E’ l’obiettivo del progetto Clover, cui un team interno di TikTok lavora già dallo scorso anno, nell’ambito di una serie di misure innovative che verranno implementate per tutto l’anno in corso e fino al 2024 allo scopo di rafforzare il già esistente sistema di protezione dei dati e rispondere così alle preoccupazioni di Ue e Usa.
Lo riferisce in una nota la piattaforma che fa capo alla cinese Bytedance, spiegando che il progetto prevede un investimento annuale di 1,2 miliardi di euro.

Potenziamento dei controlli e nomina di una “terza parte” Ue

“Sulla base dell’approccio alla sicurezza dei dati adottato negli Stati Uniti, TikTok potenzierà gli attuali controlli sull’accesso ai dati introducendo nuovi gateway di sicurezza che consentiranno l’accesso dei dipendenti ai dati degli utenti TikTok britannici ed europei e il loro trasferimento – si legge nella nota -. Oltre a essere conforme alle attuali normative in termini di protezione dei dati, ogni accesso ai dati dovrà quindi passare sia prima attraverso questi gateway di sicurezza sia superare ulteriori controlli”.

Con l’obiettivo di garantire supervisione e controllo indipendenti, TikTok annuncia intanto che nominerà come partner una terza parte europea specializzata in materia di sicurezza dei dati, che si occuperà della supervisione e del processo di audit sui controlli e la protezione dei dati, che ne monitorerà il flusso e fornirà verifiche indipendenti e reportistica sulle eventuali anomalie. “TikTok collaborerà inoltre con società terze per includere nel proprio approccio le più recenti e avanzate tecnologie volte a rafforzare la privacy come ad esempio l’utilizzo di pseudonimi per i dati personali, l’aggregazione di dati e un sistema noto come privacy differenziale”, aggiunge la nota.

Due nuovi data center: Dublino e Norvegia

Inoltre, a complemento del data center europeo di Dublino annunciato lo scorso anno, TikTok confermai dettagli rispetto ai due nuovi siti: un secondo data center a Dublino e un terzo nella regione di Hamar in Norvegia. Quest’ultimo funzionerà utilizzando energia rinnovabile al 100%. TikTok ha già iniziato a conservare i dati degli utenti europei in Irlanda e proseguirà il processo nel 2023 e 2024. Una volta completato, i tre data center saranno i siti di conservazione per i dati degli utenti TikTok europei.

“Mai forniti i dati a Pechino”

Gli annunci arrivano a distanza di qualche giorno dalle azioni del governo americano e delle istituzioni europee che lavorano ad una stretta sull’utilizzo di TikTok da parte dei propri dipendenti. “Pechino non ci ha mai chiesto dati degli iscritti e, qualora lo avesse fatto, ci saremmo sempre rifiutati di fornirli – chiarisce Theo Bertram, vicepresident Government relations e Public policy di TikTok in Europa -. Bisogna ricordare che non siamo una compagnia cinese ma internazionale. Il fatto che ByteDance sia nata in Cina non vuol dire che operi solo dal suo interno o che porti innanzi gli interessi di Pechino. Quello che stiamo facendo è porci proprio come realtà globale, che lavora per soddisfare le regolamentazioni di ogni Paese a cui ci rivolgiamo”.

“Il progetto Clover – conclude Bertram – consolida l’impegno che abbiamo assunto da tempo riguardo la sicurezza dei dati in Europa e contribuisce a far sì che la nostra community europea, con ben 150 milioni di utenti, possa beneficiare di un sistema di protezione e sicurezza dei dati ai massimi livelli del settore”.

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