VIGILANZA

Tim-Canal Plus, altolà della Consob mette a rischio la joint venture

Contestate irregolarità nella gestione dell’operazione per la cui approvazione servirebbero maggioranza più ampie. Aperto l’iter sanzionatorio. Rischio di impatto sulla trattativa Telecom-Mediaset

Pubblicato il 22 Dic 2017

La Consob mette in standby la joint-venture Tim-Canal Plus, punto cardine della strategia industriale di Vivendi. L’autorità di Borsa ha inviato a Tim una contestazione: nel mirino presunte irregolarità nella gestione dell’operazione (erano state segnalate dal collegio sindacale e dai due consiglieri di minoranza, Lucia Calvosa e Francesca Cornelli).  Tim avrebbe violato alcune disposizioni delle norme sulle operazioni con parti correlate. In particolare secondo la Consob per l’approvazione dell’operazione servono maggioranze molto più ampie in consiglio.

Ora si apre un iter sanzionatorio che si dovrà concludere entro 7 mesi con l’archiviazione o con una multa da un minimo di 5mila euro a un massimo di 10 milioni. Più forte la posizione dei sindaci che ora potrebbero impugnare le delibere del consiglio davanti a un Tribunale.

La controversia è destinata ad avere impatti anche sul fronte della trattativa Telecom-Mediaset per l’acquisto di contenuti dal broadcaster per un importo di 460 milioni spalmati su sei anni (senza considerare il calcio). E’ inoltre in ballo l’ingresso di Mediaset nella joint. Da Parigi si sostiene, scrive il Corriere della Sera, che il nodo joint non interferirà sulla negoziazione in corso per risolvere il contenzioso con Mediaset, visto che si tratta di due processi paralleli. Ma in Mediaset, dove prevale la cautela, si pensa che la situazione si complichi. I tempi per la pace, insomma, sembrano essere destinati ad allungarsi nuovamente.

“La questione con Vivendi può essere d’ostacolo” alle trattative per un accordo tra Mediaset e Tim sui contenuti. Lo dice Pier Silvio Berlusconi, ad di Mediaset, in conferenza stampa, spiegando che questo accordo è “sopratutto nell’interesse di Telecom, che ne ha bisogno per aumentare la penetrazione dei suoi abbonamenti sulla banda larga”.  Sul contenzioso tra Mediaset e Vivendi, Berlusconi non si sbilancia: “C’è in atto una mediazione giudiziale, in mano agli avvocati, è chiaro che si sta parlando di un qualche tipo di accordo ma avviene nell’ambito di una mediazione”.

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