La "penalizzazione del settore tv locale" prevista dalla
legge di Stabilità 2011 e dalla manovra finanziaria comporta
"pesanti ripercussioni sui consumi e sul pluralismo
informativo". E' la denuncia dell'associazione
Aeranti-Corallo che chiede la cancellazione delle norme "che
sottraggono frequenze all’emittenza locale relegando la stessa ad
un ruolo assolutamente marginale del sistema televisivo" dice
il coordinatore Marco Rossignoli.
Nell’ottica di una manovra finanziaria di emergenza, quale è
quella attuale – ha proseguito Rossignoli – il Governo dovrebbe, a
parere di Aeranti-Corallo, abbandonare la logica duopolistica del
mercato televisivo terrestre sostenendo le tv locali per sostenere
l’intero sistema delle piccole e medie imprese che rappresentano
l’asse portante dell’economia italiana.
Occorre inoltre – ha aggiunto Rossignoli – garantire il pluralismo
informativo sul territorio e l’occupazione lavorativa nel
comparto, ritornando alle modalità originarie della transizione al
digitale e garantendo quindi a tutte le tv locali di passare al
digitale a parità di condizioni. "Se il Governo non
accoglierà le nostre istanze – ha concluso Rossignoli – è molto
probabile che la transizione al digitale, a causa delle nuove
procedure, subisca rilevanti ritardi con gravi disagi per le
imprese e per il pubblico degli utenti”.