EX BEAUTY CONTEST

Tv locali: vogliamo un terzo delle frequenze nazionali

In vista dell’azzeramento del beauty contest le piccole emittenti rialzano la posta. Marco Rossignoli (Aeranti-Corallo): “Insufficienti le attuali risorse frequenziali”

Pubblicato il 11 Apr 2012

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"Auspichiamo che il Governo voglia destinare almeno un terzo delle frequenze alle televisioni locali, riservando alle tv nazionali, attraverso la gara con le nuove regole, solo le frequenze residue". Lo dice Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo, in riferimento alle frequenze che avrebbero dovuto essere assegnate con il beauty contest, che dovrebbe essere annullato a breve.


"Infatti tale percentuale di almeno un terzo è quella che, per legge, spetta alle tv locali nell’assegnazione delle frequenze – prosegue Rossignoli -. Inoltre, a seguito della sottrazione dei canali 61-69 alle trasmissioni televisive, le attuali risorse frequenziali per le imprese televisive locali sono quantitativamente insufficienti per consentire la prosecuzione dell’attivita’ in molte delle regioni digitalizzate al 31 dicembre 2010 (Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Lazio esclusa la provincia di Viterbo e Campania) e per permettere nelle regioni in corso di digitalizzazione (Abruzzo, Puglia, Calabria, Sicilia) a tutte le tv locali analogiche di diventare operatori di rete digitali".


"Occorrono infine, ulteriori frequenze per la Toscana dove alcune emittenti analogiche sono state escluse dalla possibilita’ di gestire reti in tecnica digitale. Riteniamo – conclude Rossignoli – che l’assegnazione alle tv locali di alcune frequenze del beauty contest risponda all’esigenza di salvaguardare il pluralismo informativo e l’occupazione lavorativa nel comparto".

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