Su Twitter pesano un calo del 50% delle entrate dalla pubblicità e un forte carico di debiti. Lo ha rivelato lo stesso proprietario Elon Musk, deludendo le sue aspettative che Twitter potesse raggiungere un flusso di cassa positivo prima a marzo, e poi entro giugno. “Luglio è un po’ più promettente”, ha aggiunto Musk.
Musk ha rilevato Twitter nell’ottobre dello scorso anno con un accordo del valore di circa 44 miliardi di dollari, di cui circa 13 miliardi di debito, e ha venduto miliardi di dollari delle sue azioni Tesla in parte per finanziare quell’affare.
“Prima di concederci il lusso di qualsiasi altra cosa dobbiamo tornare ad un flusso di entrate in positivo”, ha scritto Musk rispondendo a una serie di tweet che gli consigliavano la ricapitalizzazione.
Moderazione dei contenuti troppo lassista
In un’intervista con la Bbc lo scorso aprile, il milionario si era detto ottimista sulla ripresa della pubblicità sostenendo che la maggior parte degli inserzionisti era tornata sul social media. Già nel periodo aprile-maggio i ricavi pubblicitari di Twitter erano stati 88 milioni di dollari, in calo dell’59% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Secondo il New York Times, tra le ragioni del crollo ci sarebbe una moderazione dei contenuti lassista, seguita da un esodo di molti inserzionisti che non volevano che i loro annunci venissero visualizzati accanto a contenuti inappropriati.
Alla ricerca di un recupero con i content creator
Intanto, dopo mesi di annunci, Twitter inizia davvero a condividere con i creatori di contenuti AI i ricavi derivanti dalla pubblicità. “Fa parte del nostro impegno per aiutare le persone a guadagnare direttamente su Twitter“, scrive la società in un post. Il programma di compartecipazione alle entrate è disponibile però solo per gli utenti che pagano un abbonamento a Twitter Blue, lo stesso che dà diritto alla spunta blu del profilo, ed è guidato da annunci inseriti nelle risposte ai tweet. Finora, gli importi dei pagamenti vanno da poche migliaia di dollari a quasi 40mila dollari per account con pochi milioni di follower. Nel post, il social dei cinguettii afferma che estenderà la possibilità a più creatori di contenuti entro la fine del mese. Gli account devono avere almeno 5 milioni di visualizzazioni sui tweet negli ultimi tre mesi. Musk ha dichiarato in un post che i pagamenti sono cumulativi a partire da febbraio, quando il programma è stato annunciato per la prima volta.
La novità arriva in un momento in cui Twitter cerca proseliti dopo il lancio di Threads, l’app solo testo di Meta e diretta rivale, che in pochi giorni ha totalizzato 100 milioni di iscritti.