La Corte di cancelleria del Delaware ha approvato la richiesta avanzata da Twitter per accelerare con il rito abbreviato il procedimento legale avviato nei confronti di Elon Musk, dopo che il miliardario fondatore di Tesla ha annunciato nei giorni scorsi di voler annullare l’accordo da 44 miliardi di dollari per acquisire la piattaforma. Il processo si terrà in ottobre e la corte prevede che ci vorranno cinque giorni per arrivare alla sentenza.
Evitare danni a Twitter
Twitter e Musk avevano presentato in tribunale proposte concorrenti per la data del processo: Musk aveva chiesto un processo di due settimane a febbraio, mentre Twitter puntava su un processo di quattro giorni a fine settembre a fronte dello “stallo che ormai da giorni blocca gli azionisti della societa'”, dopo che Musk ha dichiarato di voler annullare l’accordo a fronte della diffusa presenza di account falsi e spam sulla piattaforma.
Il giudice Kathaleen McCormick della corte del Delaware ha però stabilito che le parti erano in grado di gestire un processo accelerato anche per evitare danni a Twitter, in quanto società pubblica. “La realtà e’ che il ritardo minaccia un danno irreparabile per i venditori”, ha dichiarato il giudice, che ha chiesto alle parti di definire il calendario del processo.
Account falsi all’origine della disputa
Durante l’udienza, gli avvocati di Twitter hanno dichiarato che “il caso non riguarda la presenza di account spam sulla piattaforma, dal momento che nell’accordo di acquisizione non sono stati presi impegni specifici in merito a questo parametro”. Il numero di account falsi, hanno precisato, potrebbe essere più elevato rispetto alle stime dell’azienda. Prima di annunciare di voler recedere dall’accordo, Musk ha sottolineato più volte la necessità di avere dati precisi in merito alla presenza di account falsi, affermando che si tratta di informazioni “essenziali per valutare con esattezza il valore e le prospettive di business della compagnia”. I suoi legali hanno accusato Twitter di voler “chiudere in fretta l’accordo, nascondendo la verità sull’effettiva presenza di account spam sulla piattaforma”. Musk, hanno precisato, non ha “alcun interesse a tenere in stallo o danneggiare l’azienda: e’ il secondo azionista, e il suo interesse nei confronti del buon andamento della compagnia è superiore rispetto al resto del consiglio di amministrazione”.
A seguito della decisione della Corte, il titolo Twitter è balzato del 3,44% a Wall Street. Al contrario, crollano le azioni di Tesla che cedono il 3,33%.