Ue, primo ok a a Sky: parte la rivoluzione tv

Si apre il procedimento che potrebbe aprire al network satellitare la via del digitale terrestre già dal 2010. Confalonieri, presidente Mediaset: “Sky detiene in Italia una posizione stradominante nella pay tv”. L’Ad Sky, Tom Mockridge: “Mediaset si decida: siamo monopolisti o competitor?”

Pubblicato il 21 Apr 2010

Primo via libera europeo a Sky sul digitale terrestre. Secondo
Milano Finanza la Direzione generale Concorrenza della commissione
europea ha in programma per oggi una riunione da cui dovrebbe
arrivare il primo ok alle richieste di NewsCorp, “ovvero una
riduzione del divieto” scrive il giornale, a operare sul digitale
terrestre. Questo passaggio è solo un primo step della complessa
procedura che dovrebbe portare a un via libera definitivo per
Murdoch che prevede, nell'ordine, un parere (conforme o meno a
quello degli uffici) del commissario alla concorrenza Almunia, una
consultazione tra i diversi gabinetti della Commissione e, infine,
l'approdo della bozza di decisione nel Collegio di tutti i
commissari che, di fatto, può anche ribaltare la decisione della
Direzione Generale. Un cammino complesso ma che, secondo molti
osservatori, sarebbe comunque in discesa per Sky.

Sky è “espressione del più forte operatore televisivo del
mondo, detentore in Italia di una posizione stradominante nella pay
tv” mentre viene dipinta “come vittima di ostracismo
governativo e manovre discriminatorie". Lo ha detto il
presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, davanti agli azionisti
riuniti in assemblea, parlando delle richieste di Sky di poter
investire ed essere presente sulla piattaforma digitale terrestre
prima di fine 2011, scadenza fissata dall'Antitrust Ue.
Confalonieri ha poi denunciato "il tentativo di rovesciare la
realtà” sulla situazione di Sky “anche da parte di autorevoli
organi di informazione internazionali che inopinatamente trovano
complicità editoriali e politiche in Italia”.

La risposta di Sky alle osservazioni di Confalonieri non si è
fatta attendere.  ''Ho letto sulle agenzie che il mio
amico Fedele Confalonieri ha detto che Sky Italia è 'un
monopolista detentore di una posizione stradominante nella pay
tv'  – ha detto Tom Mockridge, Ad della tv satellitare -. Di
conseguenza sono rimasto un po' sorpreso quando ho letto che
pochi minuti dopo Piersilvio Berlusconi ha dichiarato che
'Mediaset è in una situazione di serratissima competizione con
Sky'. Credo che a questo punto sia necessario un piccolo
chiarimento. Mi piacerebbe davvero infatti capire se per Mediaset
Sky è un 'monopolista' o 'è un competitor', se
siamo 'stradominanti nella pay-tv' oppure se Mediaset
Premium (come affermato durante la loro ultima presentazione agli
analisti) 'ha raggiunto 4,1 milioni di clienti', un numero
che – considerando che Sky Italia ha 4,7 milioni di abbonati – è
un po' in contraddizione con la prima
affermazione''.

''Credo che questo sia un caso in cui i miei amici debbano
forse decidere – ha concluso Mockridge – se vogliono la botte
piena
o la moglie ubriaca''.

Il sì di Bruxelles a Sky potrebbe creare una piccola rivoluzione
nel mercato televisivo italiano ed è fortemente osteggiato da
Mediaset, Rai e dallo stesso governo italiano (il viceministro alle
Comunicazioni, Paolo Romani, per ribadire le proprie posizioni ha
in programma di incontrare nuovamente Almunia proprio in questi
giorni), perché rischia di uccidere nella culla un mercato ancora
nascente: sono troppi gli ostacoli, questo il ragionamento dei
network italiani, che con l'arrivo di un gigante come Sky sul
digitale verrebbero a porsi sulla strada della nuova organizzazione
televisiva. E piu' stretti sarebbero anche gli spazi per
dividere la torta pubblicitaria e per le decine di piccole
televisioni che già oggi hanno problemi di sopravvivenza.

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