Under 14, più web che tivù: rivoluzione non priva di rischi

Per la Società italiana di pediatria il 67% degli adolescenti ha un profilo su Facebook e passa più tempo su internet che davanti al piccolo schermo. La Sip allerta: “Si tende a dare il proprio numero di cellulare agli sconosciuti. Una consuetudine pericolosa soprattutto al Sud”

Pubblicato il 29 Nov 2010

Per la prima volta si assiste al sorpasso di internet sulla
televisione: tra gli adolescenti il web batte il piccolo schermo.
Inarrestabile l'ascesa di Facebook: il 67% ha un profilo sul
social network, contro il 50% del 2009. Aumentano i comportamenti a
rischio nella rete, come ad esempio dare il numero di telefonino a
uno sconosciuto. Questa la sintesi dell'indagine
"Abitudini e Stili di vita degli adolescenti" che la
Società italiana di pediatria svolge da 14 anni su un campione
nazionale di 1.300 studenti delle scuole medie inferiori di età
compresa tra i 12 e i 14 anni.

L'indagine, patrocinata dal Ministero della Gioventù, sarà
presentata al Convegno "La Società degli Adolescenti" il
2 dicembre a Salsomaggiore. Secondo lo studio, è la prima volta
che tra gli adolescenti si assiste al "sorpasso" di
internet sulla televisione. Gli intervistati che passano sul web
più di 3 ore al giorno (17,2%) superano quelli che passano più di
3 ore al giorno davanti al piccolo schermo (15,3%), dato in calo
rispetto allo scorso anno, quando la percentuale dei ragazzi che
guardava la tv più di tre ore al giorno era pari al 22%.

E' Facebook il protagonista indiscusso del web. Oltre il 67%
degli adolescenti ha un profilo sul social network, con un
incremento di circa il 35% rispetto allo scorso anno. Nel 2009
aveva il profilo solo il 50% e nel 2008 era una esigua minoranza.
Ancora una volta le donne cybernaute superano i loro coetanei
maschi (68,7 contro 65,8%). Il fascino di Facebook scalza anche
l'utilizzo di messenger e la creazione di blog.

Solo il 17% dichiara di avere un proprio blog, percentuale che nel
2009 era pari al 41,2%, il che sembra connotare la moda del blog
personale come passeggera. Frequentare Youtube e chattare sono di
gran lunga le attività principali per le quali gli adolescenti si
collegano in Internet e perde sempre più terreno la "ricerca
di informazioni" per studio.

Dall'indagine dei pediatri si conferma la tendenza, da parte
degli adolescenti, a un uso sempre più "privato" di tv e
internet. Più della metà ha tv e computer nella propria camera da
letto, uno su due guarda la tv e oltre il 20% naviga in internet la
sera tardi prima di andare a dormire. Sempre elevatissima (86%) la
cattiva abitudine di guardare la tv durante i pasti. Oltre
l'80% (con una nettissima prevalenza dei maschi) gioca ai
videogiochi.

Crescono anche i comportamenti a rischio, soprattutto al Sud, dove
uno su tre dà il telefono a uno sconosciuto. Inviare foto, dare
informazioni personali, farsi vedere in webcam, accettare incontri
con sconosciuti: crescono rispetto allo scorso anno i comportamenti
potenzialmente a rischio. Oltre il 16% (contro il 12,8% del 2009)
dichiara di aver dato il proprio numero di telefono a uno
sconosciuto, e il 24,6% (contro il 20,7% del 2009) non ha esitato a
inviare una sua foto. Ma è nel Mezzogiorno che il fenomeno assume
proporzioni maggiori, dove quasi un adolescente su tre dichiara di
aver dato informazioni personali, come il proprio numero di
telefono e l'indirizzo della scuola, a sconosciuti.

Nella stragrande maggioranza dei casi questi
"sconosciuti" sono altri adolescenti, ma non sono rari i
casi in cui l'interlocutore sconosciuto sia un adulto (il che
non significa che sia un pedofilo).

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