Dopo l’annuncio di negoziati esclusivi con Etisalat, l’operatore di Abu Dhabi, per la cessione del 53% detentuo in Moroc Telecom per 4,2 miliardi di euro, Vivendi prosegue la sua strategia di focalizzazione sui mercati core media e entertainment. Il gruppo francese ha annunciato la cessione per 8,2 miliardi di dollari del 49% detenuto in Activision Blizzard, il produttore di videogame per computer, famoso per titoli come “Call of Duty” e “World of Warcraft”. La maggioranza delle quote, pari a 429 milioni di azioni, sarà riacquistata dalla stessa Activision Blizzard al prezzo di 13,60 dollari per azione. Un altro pacchetto di 172 milioni di azioni sarà rilevato da un consorzio di investitori (Asac II LP) che annovera fra gli investitori il Ceo di Activision Bobby Cotick e il co-chairman Brian Kelly.
Vivendi ad oggi detiene il 61,1% di Activision Blizzard, pari a 684 milioni di azioni. Al completamento della cessione, il gruppo media francese manterrà una quota di minoranza del 12%, con un impegno di lock-up di di almeno 15 mesi. Asac II LP diventerà il primo azionista con una quota del 24,9% del capitale.
Vivendi intende usare parte dei proventi della vendita per rafforzare la sua posizione finanziaria e confermare il rating BBB/Baa2. Un’altra parte dei proventi sarà destinata a investimenti che saranno decisi dal cda. L’operazione, che dovrebbe chiudersi entro settembre, è stata approvata all’unanimità dal supervisory board e dal cda di Vivendi.
Prosegue con il disimpegno da Activision Blizzard la strategia di Vivendi di focalizzare il business sui mercati core dei media e dell’entertainment. Non più tardi di tre giorni fa Vivendi, che in Francia controlla l’operatore mobile Sfr, ha intavolato negoziati esclusivi con l’operatore di Abu Dhabi Etisalat per la cessione del 53% di Moroc Telecom per un importo complessivo di 4,2 miliardi di euro.
La cessione delle quote detenute in Maroc Telecom da parte di Vivendi è in ballo almeno dallo scorso mese di ottobre. Il primo azonista del gruppo Vincent Bollorè (nella foto) spinge sulla cessione degli asset tlc per concentrarsi sul polo dei media: Canal+ e la casa discografica Universal. Sulle attività tlc di Vivendi pesa la concorrenza della low cost Free Mobile.