IL CASO

Vivendi ci ripensa: vuole solo il 20% di Premium. Mediaset prepara le vie legali

Colpo di scena per le nozze fra il gruppo francese e la pay-tv italiana. La media company chiede un accordo alternativo a quello di aprile. “Significative differenze” riscontrate nei conti rispetto alla precedente valutazione: “L’avevamo già fatto presente il 21 giugno”. Giovedì il cda del Gruppo italiano, che valuta una richiesta di risarcimento da 1,5 miliardi. Sullo sfondo la partita Telecom

Pubblicato il 26 Lug 2016

Andrea Frollà

Vivendi precisa che, tramite una lettera datata 21 giugno, ha fatto presente ai dirigenti di Mediaset significative differenze nell’analisi dei risultati della sua pay-tv Mediaset Premium. Per questo motivo il Gruppo ha fatto ieri una proposta a Mediaset per trovare un nuovo accordo con termini differenti e proseguire le discussioni”. L’apparente fulmine a ciel sereno di Vincent Bollorè si abbatte su Mediaset.

La nota diffusa dalla media company francese annuncia un dietrofront sull’acquisto della pay-tv premium, rispetto alla quale è stato da tempo chiuso un accordo che prevede anche uno scambio azionario tra Vivendi e Mediaset. È bastata la comunicazione di questa nota per far cedere al titolo del Gruppo di Cologno Monzese oltre il 12% in apertura di Borsa e anche a metà giornata ha viaggiato su una perdita a doppia cifra (-10% attorno alle 13 dopo le reazioni dei diretti interessati) per chiudere a -6,9% la seduta a Piazza Affari..

Mediaset starebbe già valutando un’azione legale di risarcimento nei confronti di Vivendi per il mancato rispetto del contratto, per una cifra superiore al miliardo e mezzo di euro. La proposta di Vivendi sarà certamente portata all’attenzione del cda Mediaset già convocato per dopodomani, giovedì, per l’esame della semestrale e verrà con tutta probabilità respinta dal board. Fonti interne a Mediaset paventano che il previsto ‘no’ allo schema alternativo proposto dalla media company, azionista di maggioranza di Telecom Italia, porterà quasi sicuramente alle vie legali.

Una strada che appare praticamente scontata, sempre che di qui alla riunione del board non ci sia qualche rimodulazione della nuova proposta di Vivendi. Alla cifra di 1 miliardo e mezzo si arriverebbe dal valore dell’operazione di compravendita di Premium, pari a complessivi 800 milioni. più le spese sostenute da Mediaset su richiesta dell’acquirente (per il rinnovo di alcuni contratti e la gestione).

La replica della compagnia italiana è arrivata a stretto giro dalla comunicazione di Vivendi: “Mediaset, in relazione alla cosidetta ‘Alleanza Mediaset-Vivendi per lo sviluppo di nuovi progetti industriali su scala internazionale‘, informa di avere ricevuto ieri una comunicazione da Vivendi contenente la proposta di uno schema alternativo dell’operazione”.

Schema che, sottolinea Mediaset, “muta la valenza industriale alla base dellʼaccordo per incidere significativamente sullʼassetto del capitale di Mediaset“. In sostanza Vivendi, confermato lo scambio del 3,5% del capitale di Vivendi e del 3,5% del capitale di Mediaset “propone di acquistare soltanto il 20% del capitale di Mediaset Premium e di arrivare a detenere in tre anni circa il 15% del capitale di Mediaset attraverso un prestito obbligazionario convertibile“.

La lettera di Vivendi, scrive ancora Mediaset “elude un riscontro puntuale ad un’intimazione rivoltale da Mediaset ad adempiere ai propri obblighi contrattuali – finora inadempiuti – in primo luogo quello di notificare tempestivamente l’acquisto del controllo di Mediaset Premium alla Commissione Antitrust della Ue”. Mediaset informa inoltre che ieri l’Amministratore Delegato di Vivendi Arnaud de Puyfontaine ha verbalmente comunicato che “Vivendi non intende comunque onorare il contratto stipulato“.

La comunicazione di Vivendi “costituisce per Mediaset una novità assoluta e non concordata” e rappresenta “una palese contraddizione con gli impegni assunti da Vivendi mediante il contratto firmato lʼ8 aprile scorso, concluso dopo lunghe trattative con lʼapprovazione di tutti gli organi competenti di entrambe le parti”. Il Consiglio di Amministrazione di Mediaset, già convocato per il 28 luglio per l’approvazione della relazione semestrale, prenderà ufficialmente posizione su detta proposta e “sulla gravissima comunicazione dellʼAmministratore Delegato di Vivendi”. Mediaset, conclude il gruppo “è fermamente determinata a far valere ogni proprio diritto in ogni sede“.

Non vogliamo il controllo di Mediaset Premium“, ha confermato stamattina l’Ad di Vivendi De Puyfontaine in una conferenza stampa a Milano. Non ha voluto commentare o precisare i termini delle trattative con Mediaset, ma ha ribadito che “l’obiettivo non cambia, è quello di creare un grande gruppo. Cambia il modo per raggiungerlo. Il manager ha espresso la volontà di trovare “una soluzione che sia soddisfacente per entrambi”. Ad una domanda su possibili progetti di fusione tra Mediaset e Telecom “non ci sono preconcetti e abbiamo la mente aperta”, ha spiegato l’Ad smentendo anche le voci su una cessione di TI a Orange.

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