Formare i docenti per indirizzare gli alunni verso un utilizzo
consapevole del Web. È l’ambizioso obiettivo del progetto “Web
in cattedra”, lanciata dalla Polizia Postale e delle
Comunicazioni di Milano, in collaborazione con l’Ufficio
Scolastico Regionale (Usr) per la Lombardia e il supporto tecnico e
della collaborazione della Questura di Milano, di Microsoft Italia
e dell’Osservatorio Nazionale Abusi Psicologici (Onap).
L’Usr della Lombardia a scegliere tra gli oltre 800 docenti che
avranno l’opportunità di entrare in contatto con gli specialisti
nella sicurezza su Internet della Polizia delle Comunicazioni,
delle Questure di Milano, Brescia, Lecco, Pavia e Varese, di
Microsoft e dell’Onap.
“La quotidiana esperienza nelle indagini sul cyber crime ci ha
portati alla ferma convinzione che una delle armi più efficaci per
sottrarsi ai pericoli connessi all'uso del Web sia una mirata
prevenzione che punti, tra l'altro, a promuovere una maggiore
consapevolezza degli utenti – spiega Antonio
Apruzzese, direttore del Servizio Polizia Postale e delle
Comunicazioni – Per questo noi crediamo fermamente nella formazione
dei giovani e, ancora di più, di tutti coloro che svolgono un
ruolo didattico ed educativo nei confronti delle nuove generazioni:
genitori, operatori e, soprattutto, docenti. “Web in cattedra”,
grazie anche all’apporto dei nostri partner è, in tema di
prevenzione, una delle iniziative più efficaci, tra quelle fino ad
oggi promosse”.
Il percorso di formazione permetterà di inserire in ogni Istituto
sul territorio almeno un docente “istruttore”, cioè un
insegnante che avrà il compito a sua volta, in un secondo momento,
di trasferire ai colleghi le conoscenze acquisite durante il corso.
In questo modo, si potranno sensibilizzare oltre 140 mila studenti
della Regione Lombardia ma, soprattutto, gli istituti coinvolti
potranno includere queste tematiche nella programmazione didattica
garantendo formazione e informazione a tutti i ragazzi che
frequenteranno la scuola media anche negli anni scolastici a
venire.
Al termine dei corsi, i docenti avranno le competenze adeguate per
insegnare un uso corretto del mezzo informatico e della Rete,
prevenendo fenomeni legati all’adescamento online e a tutti i
rischi correlati all’utilizzo dei network sociali.
I corsi saranno organizzati in 11 cicli di lezioni, ciascuno dei
quali interesserà dalle 25 alle 30 persone e avrà la durata di
nove ore, distribuite nel corso di tre giornate. Ai docenti
verranno impartite nozioni specifiche e sarà messo a loro
disposizione del materiale informativo. Inoltre, verranno
illustrati e spiegati i più diffusi programmi di protezione
utilizzati sulla Rete per cercare di arginare al massimo
l’attacco del computer da virus, malware e spamming.
Da parte sua Microsoft offrirà ai docenti 3 ore di attività in
laboratorio sull’utilizzo di Internet per la didattica e kit
didattici sulla sicurezza online realizzati nell’ambito di
Sicuramenteweb, l’iniziativa che racchiude l’impegno Microsoft
per la navigazione protetta dei minori sul Web, scaricabili dal
sito www.apprendereinrete.it.
“L’impegno di Microsoft nello sviluppare prodotti e servizi
innovativi va di pari passo con l’attenzione affinchè la
tecnologia sia accessibile ad un numero sempre maggiore di persone
nel mondo e affinchè essa abbia un ruolo positivo e costruttivo
nella vita di tutti. In particolare, nei confronti dei giovani,
“portatori sani di tecnologia”, in Microsoft Italia sentiamo
l’esigenza di una maggiore sensibilizzazione ad un uso
consapevole della Rete, con riferimento ai temi della sicurezza e
della tutela dei dati personali, così da permettere alle giovani
generazioni di cogliere il meglio di Internet e di realizzare
appieno il proprio potenziale. Il nostro impegno in questo senso è
iniziato più di 6 anni fa ed il nostro auspicio è che tutti gli
attori dell’innovazione abbiano a cuore questi stessi temi –
sottolinea Pietro Scott Jovane, amministratore
delegato di Microsoft Italia – Come leader mondiale nella
produzione di software, siamo convinti che rendere il web più
sicuro con tecnologie sempre più semplici e utili sia un nostro
obiettivo primario per contribuire ad uno sviluppo sostenibile
della rete Internet e dei suoi servizi a beneficio di tutti gli
utenti”.
Il progetto non è l’unico avviato dall’Ufficio Scolastico
Regionale lombardo che, forte delle sue 1500 scuole, 140.000
docenti e 1.500.000 studenti sul territorio, ha già messo in campo
iniziative volte a formare i docenti alla comunicazione web e alla
strutturazione di siti web, ha favorito l’azione della Cl@ssi web
2.0 e presto lancerà una grossa azione di digitalizzazione delle
scuole lombarde che prenderà il nome di “e-ducazione”.
“Il progetto Web in cattedra – puntualizza Giuseppe
Colosio, direttore generale dell’Ufficio Scolastico
Regionale per la Lombardia – si colloca nel quadro delle nostre
iniziative perché, a fronte di un grande utilizzo di nuove
tecnologie nelle scuole è giusto fornire i mezzi per difendersi
dai pericoli che si possono incontrare in rete. I corsi, che hanno
avuto un grande successo in termini di adesioni, sono destinati ai
docenti, ma vedono in realtà gli studenti come fruitori effettivi,
perché sarà cura dei docenti guidare i ragazzi e sviluppare una
maggiore sensibilità, anche per se stessi, e attenzione nei
confronti delle problematiche trattate. In questo modo vengono
soddisfatte anche le finalità educative della scuola che deve
saper motivare e promuovere nei giovani comportamenti positivi,
deve aiutarli a sviluppare le loro capacità e guidarli alla
conquista di significati per la loro vita”.