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YouTube da record: utenti a quota 2 miliardi. Sprint dalle news

Nell’ultimo mese il consumo di video classficati come “notizie” è aumentato del 75%. In pole le tematiche mediche legate alla pandemia da Coronavirus

Pubblicato il 15 Apr 2020

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Aumenta del 75% il consumo dei video classificati come “news” da YouTube e c’è il record complessivo di 2 miliardi di spettatori sulla piattaforma. Nelle ultime settimane, da quando è esplosa la pandemia del coronavirus, gli aggiornamenti in video pubblicati sulla piattaforma video di Alphabet, casa madre anche di Google, si sono moltiplicati e hanno visto aumentare ancora più velocemente il numero di visualizzazioni complessive dei contenuti. Infatti, sempre più persone si sono collegate alla piattaforma generando un vero e proprio boom.

“Le persone – ha detto Neal Mohan, chief product officer di YouTube – cercano di consumare più notizie possibile durante i periodi di crisi. Durante questa pandemia si è trattato certamente della priorità per tutti”. A crescere di più, la categoria delle news, che ha segnato un +75% a marzo.

YouTube classifica le news e i video medicali sulla base della loro “autorevolezza”, utilizzando un mix di valutazioni fatta da operatori umani e algoritmi. L’azienda non ha mai reso pubblici i dettagli di funzionamento di questo meccanismo. YouTube, su tutti i video in cui viene menzionato il virus, fa seguire automaticamente un pannello sul quale sono presenti i link alle agenzie sanitarie. Questo tipo di contenuto, secondo Mohan, è stato visualizzato almeno dieci miliardi di volte. L’azienda ha anche aggiunto una scheda alla sua homepage nella quale vengono mostrati video che contengono aggiornamenti e notizie sul coronavirus.

Durante la prima fase della pandemia YouTube si è trovata ad affrontare anche il problema delle notizie false e fuorvianti. L’azienda sostiene di aver rimosso “migliaia” di video che violavano le policy sulla disinformazione legata alla pandemia. Inoltre, YouTube ha modificato e perfezionato più volte le policy, limitando moltissimo ad esempio i video che promuovono la teoria della cospirazione secondo la quale il virus sarebbe provocato dalle reti 5G, e quelli che incoraggiano le persone a uscire di casa nonostante gli ordini contrari, ha detto Mohan.

Adesso l’azienda sta attivamente rimuovendo anche i video legati alla campagna #filmyourhospital, una attività di disinformazione pianificata sui social media per suggerire che il virus in realtà non esista e si tratti di una specie di colpo di stato planetario.

“Restiamo il più vigilanti possibile”, ha detto Mohan, aggiungendo che le nuove policy rimarranno attive anche dopo che la pandemia sarà terminata.

Il manager infine ha confermato, ma senza scendere i particolari, che, nonostante l’esplosione delle visualizzazioni e delle persone connesse, YouTube come tutte le altre grandi piattaforme online ha visto calare gli investimenti in pubblicità a causa dei tagli ai budget del marketing di moltissime aziende.

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