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Fusione Agcom-Privacy L’inchiesta di Corcom |
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La proposta di fusione fra l'Authority per le Comunicazioni e il Garante Privacy, lanciata nei giorni scorsi dal Commissario Agcom Antonio Nicita, ha stimolato un interessante dibattito. Corcom ha deciso di dare voce a esperti e protagonisti del mondo delle Tlc e della Privacy con un'inchiesta speciale: in questa newsletter tutte le interviste che approfondiscono e fanno luce sulle questioni aperte e mostrano le varie posizioni in campo. In apertura pubblichiamo l'intervento del Commissario Nicita che, a conclusione della nostra iniziativa, commenta e analizza le proposte pervenute con l'obiettivo di tenere aperta la discussione sull'opportunità di unire le forze in nome dell'Italia digitale. Buona lettura! |
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Il commissario Agcom spiega il senso della sua proposta e gli effetti della creazione di un'autorità per la regolazione digitale: "Serve un unico scudo regolatorio per cittadini e imprese in un ecosistema caratterizzato da una continua offerta di servizi in cui estrazione e valorizzazione del dato sono centrali" | | | |
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Fondere le due Autorità per esercitare maggior potere contrattuale e di moral suasion nei confronti delle piattaforme globali. Ecco cosa prevede l'iniziativa
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Il professore di Tlc del Politecnico di Milano: “Oscuramento del tema privacy? Esattamente il contrario. Senza la gestione dei dati personali l’economia della rete non esisterebbe nella forma che conosciamo” | | | |
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La docente dell’Università del Salento favorevole alla proposta del Commissario Nicita: un’Autorità unica avrebbe la possibilità di gestire una governance efficace dei diversi mercati e attenta alla tutela del dato | | | |
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Secondo il docente del Politecnico di Torino l’orizzonte però si dovrebbe allargare: sul tavolo non solo le questioni legate a reti e dati, ma anche gli impatti dell’Intelligenza Artificiale in tutte le sue sfaccettature | | | |
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Il presidente di Assintel non ritiene l'accorpamento lo "strumento" più idoneo per creare efficacia ed efficienza. E sull'Authority unica del digitale: "Necessario un owner politico" | | | |
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Favorevole alla fusione fra le due Autorità il presidente del Clusit e Ceo di P4I che però aggiunge: “Unione sia occasione per semplificare le norme, razionalizzando gli oneri di compliance”. E sul Gdpr: “Prima o poi bisognerà ragionare su un riequilibrio. Troppe incombenze per le Pmi e i settori di mercato a minor impatto" | | | |
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Secondo l’avvocato esperto di nuove tecnologie un “matrimonio” fra le due Autorità impatterebbe in particolare sul ruolo forte del Garante a livello paneuropeo. Ma soprattutto “diluirebbe” il tema della privacy oggi considerato prioritario | | | |
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Il presidente dell’Istituto Italiano Privacy mette sulla bilancia pro e contro di un’eventuale convergenza fra le due Authority: “La centralizzazione aumenterebbe la visibilità sul digitale, ma la privacy è un diritto fondamentale. Non va ‘confuso’ in logiche economico-politiche” | | | |
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L’avvocato dello Studio Chiomenti: compie un errore prospettico chi crede che fondere organizzativamente le due Authority sia mescolare telco e Ott con la privacy. L’unione potrebbe consentire anche di valorizzare la crossfertilization | | | |
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Il docente di Diritto della Comunicazione nell’Università di Salerno e socio dello studio legale E-Lex: al netto dell’Ico la nuova Authority sarebbe la prima nel suo genere. Ma gli ambiti di competenza non sono così sovrapponibili. Una linea di azione comune sarebbe interessante, ma andrebbe coinvolta anche l’Antitrust | | | |
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