Qualcomm accusa Apple di continuare a vendere iPhone in Cina, violando un recente ordine di un tribunale cinese. Il chipmaker Usa ha ottenuto da un tribunale cinese lo stop all’importazione e alla vendita in Cina di sette diversi modelli di Apple iPhone, perché, indica la sentenza, violano due brevetti del chipmaker di San Diego.
Nei giorni scorso il tribunale popolare di Fuzhou in Cina ha accolto le richieste presentate da Qualcomm garantendo due ingiunzioni preliminari contro quattro sussidiarie cinesi di Apple.
Il tribunale ha ordinato di interrompere immediatamente le pratiche che violano due brevetti Qualcomm attraverso l’importazione senza licenza, la vendita e le offerte di vendita in Cina dei seguenti modelli: iPhone 6S, iPhone 6S Plus, iPhone 7, iPhone 7 Plus, iPhone 8, iPhone 8 Plus e iPhone X. I due i brevetti erano stati ritenuti validi in precedenza da Sipo, l’ufficio brevetti cinese.
Qualcomm aveva fatto causa in Cina a fine 2017 per ottenere il bando degli smartphone di Apple. La decisione favorevole al chipmaker è arrivata dallo stesso tribunale che a inizio anno ha vietato temporaneamente l’importazione in Cina di alcuni chip del produttore Micron Technology.
Il tribunale di Fuzhou ha riconosciuto, in linea con quanto sostenuto da Qualcomm, che Apple ha violato due brevetti software di proprietà di Qualcomm relativi all’adattamento e ridimensionamento delle foto e alla gestione delle immagini sullo schermo touch.
Apple aveva replicato al produttore di chip: “Gli sforzi di Qualcomm per mettere al bando i nostri prodotti sono un’altra mossa disperata avanzata da un’azienda le cui pratiche illecite sono sotto inchiesta dei regolatori di tutto il mondo”, si legge in una nota del colosso di Cupertino – aveva replicato Apple – Tutti i modelli di iPhone restano disponibili per i nostri clienti in Cina”.
Apple potrebbe apportare dei cambiamenti al suo software per evitare di utilizzare i brevetti di Qualcomm e continuare a vendere i suoi iPhone in Cina, osservano gli esperti sentiti da Reuters.