Facebook metterà a segno una trimestrale-record grazie a Instagram: è quanto si aspettano gli analisti di mercato che, in attesa della pubblicazione dei risultati ufficiali, sono pronti a scommettere che l’azienda di Mark Zuckerberg abbia fatto ancora centro e stavolta soprattutto per merito della app per la condivisione di foto e video. Lo scandalo Cambridge Analytica, le polemiche sul trattamento dei dati personali o la diffusione di fake news e hate speech sulla piattaforma social di Menlo Park non intaccano per ora la sua capacità di macinare profitti nonostante un rallentamento della crescita di nuovi utenti e di engagement su Facebook nel suo mercato principale, l’America del Nord.
Facebook ha acquistato Instagram nel 2012 per 715 milioni di dollari e oggi la piattaforma di photo-sharing conta oltre 1 miliardo di utenti mensili che trascorrono in media sulla Android app della piattaforma 53 minuti ogni giorno, solo 5 minuti in meno di quanto trascorrano su Facebook, riporta SimilarWeb. Questo numero colossale di utenti attivi, molti dei quali giovani e provenienti da paesi emergenti in Asia e Sud America, ha reso Instagram una macchina da soldi: l’engagement attira pubblicità o, come afferma Rich Greenfield, analista di BTIG, “Instagram è diventato un vero gigante in termini di crescita degli utenti e del loro coinvolgimento”. Heather Bellini, analista di Goldman Sachs, riferisce che i partner della pubblicità di Facebook continuano a spendere specialmente su Instagram.
Facebook non riporta i risultati di Instagram separati da quelli del resto del gruppo ma EMarketer stima che la unit genererà 8,06 miliardi di dollari di fatturato nel 2018. Zuckerberg ha di recente riorgnizzato l’azienda e nominato il manager Chris Cox a capo di Instagram. Secodo gli analisti sentiti da Bloomberg, Facebook ha raggiunto 2,25 miliardi di uetnti mensili attivi nel secondo trimestre (+2,3% rispetto a primo trimestre), mentre gli utenti attivi giornalieri sarebbero 1,48 miliardi (+2,1%). Le stime di mercato indicano anche che l’azienda ha un utile di 1,71 dollari per share e che le revenues sono cresciute del 43% a 13,32 miliardi di dollari anno su anno.
Gli analisi si aspettano che Zuckerberg fornisca qualche risposta convincente alle questioni della data protection e della lotta alla disinformazione e agli account falsi, che hanno potenziali ripercussioni sui sistemi democratici. Instagram sembra tuttavia immune per ora a questi problemi: darà un contributo di 20 miliardi di dollari al fatturato di Facebook entro il 2020, ovvero genererà circa un quarto delle revenues totali, senza per questo cannibalizzare la crescita di Facebook, secondo Ken Sena di Wells Fargo.
Altro traino alla crescita della app di condivisione foto è l’espansione sul mercato video: gli utenti possono postare filmati nella sezione Tv, dando una spinta ulteriore alle video ads di Facebook. Le persone che usano le “Storie” sono invece 400 milioni, ha riferito la società di Menlo Park: questa funzione permette di pubblicare dei reportage video che scompaiono dopo 24 ore, un po’ come i messaggini del social Snapchat.