IL LANCIO

Facebook insegue Snapchat: debuttano l’app Camera e le Stories

Il social network lancia un’applicazione fotografica con i filtri e i post che si eliminano dopo 24 ore. In arrivo anche i messaggi “usa e getta”. Tutte novità già presenti sulla piattaforma rivale pronta a quotarsi in Borsa. Valsecchi (Polimi): “Guerra per la conquista dei nativi mobile”

Pubblicato il 15 Feb 2017

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Continua la sfida tra Facebook e Snapchat a suon di aggiornamenti. Il social network di Zuckerberg annuncia oggi il debutto ufficiale della nuova app per gli scatti con i filtri e le Stories, post che durano 24 ore. Disponibili da oggi in Italia e in molti altri Paesi (Ungheria, Argentina, Norvegia, Svezia, Spagna e Malesia e Taiwan), le due novità ricalcano in modo piuttosto preciso alcune delle funzionalità della rivale Snapchat, pronta a quotarsi in Borsa.

Tanto l’applicazione per le foto dotata di frame, effetti interattivi e filtri da poter applicare a foto e video, che costituisce il marchio di fabbrica della Snap. Quanto la possibilità di pubblicare post a scadenza, che scompaiono dopo una durata prestabilita. Gli amici possono rispondere alla storia, inviando una risposta individuale in Direct come accade già su Instagram, di cui Facebook è proprietaria. “Invece di avere una foto o un video in modo permanente sulla bacheca, qualcuno preferisce condividere dei momenti in maniera istantanea. Le Facebook Stories sono state quindi incluse nella nuova fotocamera dell’app per dare alle persone più flessibilità nel modo in cui condividono le loro esperienze”.

“Tale lancio appare un chiaro tentativo di declinare sulla piattaforma Facebook una funzionalità centrale nell’utilizzo di Snapchat da parte degli utenti e, conseguentemente, un modo per attrarre e trattenere, in particolare, i teenager – spiega Marta Valsecchi, direttore dell’Osservatorio Mobile B2c Strategy del Politecnico di Milano -. Le ultime ricerche fatte a livello americano testimoniano, infatti, una costante crescita della rilevanza di Snapchat per i giovanissimi, in termini sia di numero di utilizzatori (+62% dal 2014 al 2016 per la fascia 12-24 anni secondo eMarketer) sia di tempo speso (gli utenti più giovani, infatti, vi passano circa mezz’ora al giorno)”. Inoltre la nuova funzionalità rappresenta una modalità “per cercare di stimolare il numero di condivisioni all’interno di Facebook; tra metà 2015 e metà 2016, infatti, la produzione e condivisione di contenuti originali da parte degli utenti è calata del 15% circa (dopo che un segno negativo si era già registrato nell’anno precedente)”.

La ragione di una così “forte attenzione verso il target dei nativi digitali, anzi dei nativi Mobile, è che si tratta di una fascia della popolazione particolarmente interessante per gli investitori pubblicitari poiché difficilmente raggiungibile con i mezzi offline e persino con formati e canali digitali tradizionali”. Non tanto, conclude Valsecchi, evidentemente per il loro potere d’acquisto, ma “in quanto influenzatori e per il loro ruolo di trend setter, ossia amplificatori di tendenze che caratterizzeranno a seguire i comportamenti anche di altre fasce d’età”.

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