Le differenze nella considerazione di cui godono le ricercatrici donne in campo biomedico rispetto ai colleghi uomini nel “mondo reale” si riflettono anche sui social. Secondo uno studio pubblicato da Jama Internal Medicine su Twitter, a parità di attività, le donne hanno metà dei like e dei retweet rispetto agli uomini.
“Dando alle donne una piattaforma accessibile e presumibilmente equa in cui presentare se stesse – spiega Rachel Werner dell’università della Pennsylvania -, qualcuno potrebbe sperare che il social possa aiutare a ridare parità alla medicina accademica. Tuttavia il nostro studio mostra chiaramente che la voce delle donne è meno influente, persino su Twitter, il che suggerisce che il social possa avere l’effetto opposto”.
Per lo studio sono stati analizzati circa mille ricercatori che avevano partecipato al meeting Academy’s Health 2018, il più importante nel settore negli Usa, attivi su Twitter. Anche se le ricercatrici seguono lo stesso numero di persone dei maschi e fanno lo stesso numero di tweet, hanno scoperto gli autori, i loro post generano in media il 45% in meno di like e il 48% in meno di retweet rispetto a quelli dei ricercatori, e i loro account hanno metà dei follower. “Le differenze sono meno pronunciate per i ricercatori più giovani – sottolineano però gli autori – il che suggerisce una maggiore parità per le nuove leve”.