Amazon continua a scommettere sulle modalità di consegna “innovative”, e dopo aver debuttato nel settore delle consegne via mare per collegare la Cina e gli Stati Uniti, ha brevettato un sistema di recapito degli acquisti online tramite paracadute. Una tecnologia che consentirebbe ai droni – che pure sono ancora una modalità di consegna in fase di sperimentazione – di risparmiare tempo ed energia, senza essere costretti ad atterrare per lasciare sulla soglia di casa gli acquisti. Senza contare che tra i brevetti registrati dalla società c’è anche quello dei magazzini galleggianti, che potrebbero servire da basi operativi per i droni che in futuro saranno impegnati nelle consegne.
Ad aver scovato il nuovo brevetto è stata la Cnn, che ha verificato come la licenza sia stata concessa al colosso fondato da Jeff Bezos proprio questa settimana dall’ufficio Usa per i brevetti e i marchi registrati.
Secondo quanto descritto nel brevetto, la nuova tecnologia consentirà al drone, una volta “sganciato” il pacco, di rimanere in posizione e di controllare che la consegna si concluda correttamente. Nel caso di eventi imprevisti, come una folata di vento che imponga al paracadute una deviazione di traiettoria, o un albero che gli impedisca di toccare terra, il drone sarà in grado automaticamente di correggerne la rotta attraverso un sistema di comunicazione via radio. Il comando verrà recepito dal sistema di controllo del paracadute, che tramite aria compressa e i comandi di bordo prenderà le contromisure necessarie per atterrare dove previsto.
Ma il nuovo brevetto è solo l’ultima delle scommesse innovative del gigante dell’e-commerce, che sembra sempre più intenzionato a monopolizzare il settore delle consegne in ogni fase del processo, anche sfruttando al massimo le nuove tecnologie. Risale infatti alla fine di gennaio il debutto nel settore del trasporto marittimo per le merci in arrivo dai commercianti cinesi attivi sul proprio marketplace, verso i magazzini sul territorio statunitense, sfidando così sul loro terreno i big della logistica come Ups e FedEx.
La compagnia non possiede vettori propri, ma fa affidamento sullo spazio assicurato da 150 contenitori su navi da carico di terze parti. Pronti anche i tariffari, per quanto non sotto il nome “Amazon” ma sotto il marchio della sussidiaria cinese, Beijing Century Joyo Courier Service Co.