Contrastare le frodi finanziarie online attraverso un filtro che fermi la pubblicità delle proposte di investimento abusive prima che siano visibili sui social network e sul web. E’ questo il tema al centro della collaborazione tra Consob e Google per dare un contributo alla tutela dei risparmiatori, ufficializzata durante il convegno “La tutela del risparmio al tempo dei social. Frodi finanziarie e nuove tecnologie digitali”, ideato e realizzato dalla consigliera Consob Gabriella Alemanno, che si tenuto nella sala dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati.
Estendere la collaborazione
“È un primo passo in avanti nella giusta direzione”, spiega nel suo intervento il commissario Consob Federico Cornelli, sottolineando che questo genere di accordi dovrebbero essere sviluppati ed estesi anche alle altre big tech, a partire da Meta, X e LinkedIn.
Il ruolo delle piattaforme digitali
Al centro della strategia che ha portato a ufficializzare la collaborazione tra Consob e Google c’è la considerazione, spiega l’authority in una nota, che l’impegno delle istituzioni contro le truffe finanziarie potrebbe trarre grande giovamento se potesse contare sulla corresponsabilizzazione delle piattaforme digitali, per via del loro ruolo cruciale nell’arginare il flusso delle frodi in arrivo sul web.
Il convegno alla Camera dei deputati
All’incontro promosso da Consob insieme all’università Sapieza di Roma hanno partecipato tra gli altri i rappresentanti di Google Italia e Meta Italia, oltre a quelli dell’ateneo romano, della Banca d’Italia, della Polizia Postale, della Guardia di Finanza, dell’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale, della Procura della Repubblica di Roma e del Comitato nazionale per l’educazione finanziaria.