Non si ferma la crisi della Tv a pagamento negli Stati Uniti: i cosiddetti cord-cutters, ovvero gli utenti che abbandonano la televisione tradizionale per accedere solo ai servizi di video su Internet sono sempre più attratti dalle piattaforme in streaming come Netflix, Hulu o Amazon Video, che offrono contenuti sempre più diversificati e spesso originali, e molto meno costosi del cavo o del satellite.
I dati relativi al secondo trimestre 2017 diffusi da TiVo rivelano che l’85% degli americani che ha detto addio per sempre alla pay-Tv lo ha fatto perché l’abbonamento costa troppo. La percentuale è salita rispetto al primo trimestre, quando già l’80% diceva che la pay-Tv era cara. L’attrattiva esercitata dai servizi in streaming unita al desiderio di risparmiare mette definitivamente in crisi la “vecchia” Tv.
Sul trend incide anche il nuovo modo di consumare contenuti video. L’indagine di TiVo parla di un vero binge-watching, un’abbuffata di serie Tv che viene soddisfatta solo da piattaforme dove le puntate del programma preferito possono essere viste anche tutte di seguito, senza seguire la programmazione standard.
Secondo eMarketer, nel 2017 sono 176,4 milioni gli americani sopra i 18 anni e con accesso a Internet che usano servizi di video-streaming o scaricano contenuti video dal web almeno una volta al mese; supereranno quota 190 milioni a fine 2020. Inoltre, gli utenti Usa che hanno cancellato qualunque servizio Tv in abbonamento saliranno a fine anno a 22,2 milioni, un incremento di oltre il 33,2% rispetto al 2016. A questi si aggiungono i cosiddetti cord-nevers, coloro che non hanno mai avuto un abbonamento al cavo o al satellite: ben 34,4 milioni a fine 2017.
eMarketer ha svelato anche i punti di forza del servizio offerto di Netflix: oltre al prezzo, gli elementi che conquistano il pubblico sono la possibilità di creare un profilo personalizzato, diverso per ogni componente della famiglia, di accedere a funzioni di ricerca e di ricevere raccomandazioni da parte della piattaforma in base ai propri gusti.