Da sempre il mondo dei media e della TV è oggetto di trasformazioni ed evoluzioni trainate dalle innovazioni, a volte distruptive, apportate dalle tecnologie ICT. Oggi, nell’era della piena convergenza tra contenuti, reti di telecomunicazioni e digitale, la nuova ondata di digital transformation appare sempre più rilevante per il successo delle aziende operanti nel settore.
Nello specifico, gli investimenti in soluzioni di analytics da parte di player come pay TV e Ott sono in crescita, con numerosi operatori a caccia di soluzioni finalizzate a diversi scopi: ottimizzazione della Quality of Experience, incremento dei consumi e dell’Arpu, riduzione del churn rate, ottimizzazione delle decisioni di acquisto e produzione dei contenuti, etc.
Abi Research prevede che la spesa in soluzioni di analytics raddoppierà nei prossimi anni passando dagli 1,8 miliardi di dollari del 2017 ai 3,7 miliardi di dollari del 2022. In particolare, la chiave di valorizzazione di queste soluzioni per i video service provider giace nella possibilità di utilizzare in modo unificato il proprio patrimonio di dati provenienti dalle diverse funzioni aziendali: marketing, customer support, operations, merchandising.
Aziende di successo come Comcast, Netflix, Sky e Telstra si differenziano dalle altre proprio per la loro capacità di utilizzare pienamente soluzioni di analytics per ottimizzare e incrementare la loro operatività complessiva. Grazie all’impiego di un insieme di tecniche e algoritmi sofisticati di machine learning, che compongono il suo recommendation system, Netflix è riuscita nel corso degli anni ad abbassare significativamente il churn rate mensile, produrre contenuti originali di successo e valorizzare appieno il proprio catalogo di titoli ottenendo, a detta della società, risparmi pari a circa 1 miliardi di dollari l’anno.
In questo senso, l’utilizzo degli analytics permette di ottimizzare l’intera catena del valore, dalla produzione alla disitribuzione del contenuto, come sintetizzato efficacemente dall’espressione “Content is king but distribution is queen”.
Secondo Sam Rosen, Managing Director e Vice President di Abi Research, ”attualmente molte aziende del settore media, specialmente quelle medio-piccole, continuano ad adottare soluzioni applicative divise per silos legati alle diverse funzioni aziendali. Le società leader del settore utilizzano invece già da tempo piattaforme dati unificate che offrono un accesso centralizzato al patrimonio informativo aziendale. Ciò abilita la possibilità di passare da un approccio descrittivo ad uno predittivo enormemente potenziato dalle tecnologie di intelligenza artificiale e marchine learning.”
Secondo la società di ricerca, gli investimenti sono in crescita anche da parte dei fornitori tecnologici di soluzioni di analytics in ambito media e TV. In questo contesto realtà di nicchia come Conviva e Samba hanno da poco annunciato investimenti per implementare soluzioni avanzate di rilevazione e misurazione della Quality of Service/Quality of Experience. Samba, in particolare, offre una piattaforma di cattura e misurazione del tempo di visualizzazione dei contenuti su qualsiasi dispositivo basata su tecniche di automatic-content recognition (ACR).