Pubblicità al gioco d’azzardo, doppia sanzione italiana alle piattaforme online. L’Agcom ha infatti adottato due distinte ordinanze-ingiunzioni, che sanzionano, nel complesso, per 1 milione e 450 le società Google (750mila euro) e Top Ads (700mila), per la violazione del divieto di pubblicità del gioco d’azzardo sancito dall’art. 9 del decreto-legge n. 87/218 (cd. decreto Dignità).
Divieto di pubblicità al “gambling”
Si tratta del primo provvedimento adottato dall’Autorità nei confronti di un fornitore di servizi per la condivisione di video per aver consentito, si legge nella nota del garante, “la diffusione di pubblicità vietata, afferente a giochi con vincite in denaro”.
La normativa individua, infatti, come responsabili della condotta illecita e destinatari delle relative sanzioni una pluralità di soggetti (“committente, proprietario del mezzo o del sito di diffusione o di destinazione e organizzatore della manifestazione, evento o attività”).
Le evidenze istruttorie hanno accertato la violazione della norma sia da parte del soggetto/creatore – cioè la società Top Ads – mediante il proprio sito e i propri canali Spike su YouTube -, sia da parte di YouTube, società controllata da Google.
Youtube nel mirino per mancata rimozione
Rispetto alla sanzione irrogata a Google (che nel 2020 era già stata oggetto di una precedente ingiunzione per un totale di 100mila euro) l’Agcom segnala che “YouTube è stata ritenuta responsabile per non aver adottato alcuna iniziativa per la rimozione dei contenuti illeciti massivamente diffusi sulla propria piattaforma da un soggetto terzo (Spike), con il quale ha stipulato un contratto specifico di partnership, riconoscendo a tale soggetto lo status di ‘partner verificato’”.
Agcom esercita il “notice & stay down”
Oltre alla sanzione amministrativa pecuniaria, l’Autorità ha ordinato la rimozione di 625 contenuti illeciti ancora presenti sulla piattaforma YouTube nonché presso il sito spikeslot.com entro un termine di sette giorni.
Inoltre per la prima volta, grazie allo strumento notice and stay down acquisito nel 2017, si inibisce la diffusione e il caricamento di video aventi analoghi contenuti violativi, in linea con le più recenti pronunce della Corte di giustizia dell’Unione europea