A settant’anni dalla sua nascita la costituzione diventa completamente digitale: un modo per essere più vicina ai cittadini, completamente consultabile online. Sarà possibile grazie al completamento della piattaforma “Normattiva”. Ad annunciarlo durante le celebrazioni della firma è l’amministratore delegato dell’Istituto Poligrafico dello Stato, Paolo Aielli: “Un modo di celebrare i 70 anni per noi è stato anche completare finalmente la digitalizzazione del corpus normativo italiano dal 1861 a oggi – sottolinea – Normattiva è uno strumento che consente di avere accesso, in via gratuita e semplice, a tutte le leggi nazionali e regionali con il criterio della multivigenza”.
“Consegnare a milioni di cittadini la carta d’identità elettronica oggi è come consegnare a ciascun cittadino quell’identità che nel dopoguerra si è voluto riconoscere al Paese nel suo insieme con la Costituzione. Una ricerca continua di innovazione e semplificazione della convivenza civile che, come spiegava Terracini, sta nella stessa Costituzione italiana, nel suo saper coniugare il diritto naturale al sociale”.
“Essere chiamati a distribuire a tutti gli studenti copia della Carta assume un senso più profondo di un semplice omaggio alla ricorrenza – afferma Aielli nel suo intervento – una sorta di messaggio generazionale che i Padri Costituenti hanno consegnato a noi e noi abbiamo l’occasione ora di riconsegnare ai più giovani. Avrà un formato molto accessibile e uno stile grafico particolarmente efficace – aggiunge – perché l’intento è di arrivare a tutti, a cominciare dai più piccoli, con l’obiettivo di raggiungere tutte le scuole italiane entro fine febbraio”.
“Con grande entusiasmo – prosegue Aielli – abbiamo voluto dedicare a questo anniversario anche due monete e un francobollo. La prima da cinque euro, incisa dalla nostra Luciana De Simoni, ispirata al dipinto di Maccari, l’altra da 2 euro, opera di Uliana Pernazza, ispirata invece alla foto storica della firma a Palazzo Giustiniani. Sono due lavori molto belli che impreziosiscono ancora il ruolo che il Poligrafico svolge nella storia e nella memoria”.