Agenda digitale Giustizia

Presso lo Space City Multisala si accendono i rifletori sul processo civile telematico alla presenza dei ministri Francesco Profumo e Paola Severino

Pubblicato il 15 Ott 2012

Carpi ospita, presso lo Space City Multisala, uno dei comuni del modenese danneggiati dai terremoti del 20 e 29 maggio scorsi, il convegno di studio Agenda Digitale Giustizia, con incontri, discussioni, dibattiti e confronto tra istituzioni, professionisti e addetti ai lavori. E’ confermata la presenza nella giornata di sabato dei ministri Francesco Profumo e Paola Severino.

L’evento nasce da un’idea e per volontà di avvocati, magistrati, cancellieri ed esperti, tutti uniti da un comune, duplice obiettivo: sottolineare la priorità strategica che riveste l’adozione delle nuove tecnologie nel sistema Giustizia e definire linee guida condivise che ne favoriscano la diffusione a livello nazionale; e aiutare, con attività di solidarietà, la ricostruzione e ripresa dei Comuni di Carpi (MO) e Moglia (MN).

Ad oggi sono stati raccolti circa 50.000 euro grazie alla collaborazione e al sostegno di numerose istituzioni private e pubbliche, di vari ordini professionali e di uffici giudiziari, che hanno scelto di contribuire e partecipare attivamente all’organizzazione del convegno Agenda Digitale Giustizia, cui si aggiungerà il ricavato della cena di beneficenza prevista per venerdì 19 ottobre presso il Centro Sociale Anziani Giuseppe Graziosi di Carpi a sostegno dell Avis di Carpi.

I temi che verranno studiati e sviluppati nel corso delle due giornate si focalizzeranno sull’urgenza di favorire lo sviluppo e diffusione dell’eGovernment nella Giustizia e, in particolare, del Processo Civile Telematico, che rappresenta, oggi, la più importante e riuscita testimonianza di come l’adozione di strumenti tecnologici innovativi all’interno degli uffici giudiziari possa contribuire a migliorarne le performance, ridurre i tempi di lavoro e ottimizzare la gestione amministrativa dei flussi documentali.

E i numeri ne danno evidenza: dal 1° giugno 2009 sono state inviate oltre 3,5 milioni di comunicazioni telematiche a valore legale da 130 uffici giudiziari. Nel solo mese di marzo 2012 ne sono state consegnate oltre 530.000, con un risparmio per i soli costi di notifica stimato in 3,7 milioni di euro, che sale a 40 milioni di euro per l’intero 2012. Gli avvocati dotati di indirizzo telematico (Pec) sono passati dai 46.000 di novembre 2011 ai 150.000 attuali che, grazie alla possibilità di depositare telematicamente gli atti di parte e dei consulenti, riescono a generare e beneficiare di una riduzione degli oneri di accesso agli uffici, dell’eliminazione della gestione cartacea e di una riduzione dei tempi di lavoro amministrativo.

Per raggiungere e sfruttare appieno le potenzialità che l’innovazione nel mondo della giustizia è in grado di generare, è necessario sia tenere conto del ruolo chiave che ricoprono gli attori locali pubblici e privati nell’evoluzione e adozione delle nuove tecnologie, che di pensare a una nuova specifica legislazione nell’applicazione dell’informatica nel processo e nei procedimenti giudiziari. Nel corso delle due giornate, infatti, attraverso gli interventi dei rappresentanti del mondo giudiziario, dei maggiori esperti in materia e delle istituzioni, si cercherà di trovare risposta ai quesiti: quale codice di procedura civile negli per il prossimo futuro telematico, quali soluzioni di governance da costruire per diffondere e stabilizzare i cambiamenti virtuosi nella giustizia, e, infine, come sviluppare i sistemi informativi in tutti gli ambiti della giustizia facendo tesoro delle esperienze realizzate in questi anni.

Agli interventi volti ad illustrare lo stato dell’arte e le prospettive della Giustizia Digitale, si affiancheranno sessioni operative suddivise in tre gruppi di lavoro – normativa, diffusione ed eGovernment – con il compito di condividere, elaborare e sviluppare proposte operative, i cui risultati saranno presentati e discussi sabato 20 ottobre, a conclusione della due giorni di lavoro.

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