Inizia a prendere forma l’Agenzia per l’Italia digitale. In attesa che il direttore Agostino Ragosa firmi il contratto, a quanto risulta al Corriere delle Comunicazioni il ministero per lo Sviluppo economico e quello dell’Istruzione hanno redatto il provvedimento contenente lo statuto dell’Agenzia che ne stabilisce le funzioni e ne circoscrive l’ambito di attività. Il testo passerà al vaglio della Presidenza del Consiglio dei ministri che dovrà poi varare un Dpcm ad hoc.
Nel provvedimento, la cui elaborazione è iniziata prima alla fine del dicembre scorso e la cui traccia è stata data ai ministeri dallo stesso Ragosa, sono contenute anche modalità per eleggere il comitato di indirizzo che dovrà essere composto da un rappresentante del Consiglio dei Ministri, un rappresentante del Ministero dello sviluppo economico, un rappresentante del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, uno del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, uno del Mef e infine due rappresentanti designati dalla Conferenza Unificata.
Lo statuto avrebbe dovuto prevedere anche le modalità per l’elezione del collegio dei revisori che, come scritto dal Corriere delle Comunicazioni, è invece stato eletto lo scorso 14 dicembre con Donato Attubato alla presidenza e Giuseppe Suppa e Maria Maddalena Novelli dirigente del Miur come componenti. Peccato che la nomina – prontamente registrata dalla Corte dei Conti il 21 dello stesso mese – sia stata effettuata in violazione dell’articolo 21 comma 4 del decreto 83/2012 (il primo decreto Crescita) che prevede che, entro 45 giorni dalla nomina del direttore generale dell’Agenzia, sia approvato lo statuto dell’ente “con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri” contenente sia i dettagli sulla nomina del comitato di indirizzo sia quello del collegio dei revisori. Sui revisori si è spinto il piede sull’acceleratore e la Corte dei Conti non ha fatto alcun rilievo su una nomina “contra legem”.
Lo statuto dettaglia quanto già previsto dal primo decreto Crescita, poi modificato dalla Legge di conversione 7 agosto 2012, secondo cui all’Agenzia sono affidate funzioni a sostegno dello sviluppo dell’amministrazione digitale; la progettazione e la realizzazione di una strategia per la larga banda, a beneficio delle imprese e dei cittadini; l’impostazione di una serie di interventi mirati per la scuola, proseguendo e razionalizzando gli esperimenti già in atto. La quarta funzioni è trasversale e comprende l’informazione, la formazione e i rapporti con gli organismi europei: attività strategica, necessaria anche per attingere ai fondi comunitari disponibili.