LA NOMINA

Agid, doppia sfida per il nuovo dg Antonio Samaritani

Il direttore dovrà portare a termine i progetti chiave del Crescita digitale, Italia Login compreso. Ma anche occuparsi della gestione dei rapporti interni all’Agenzia, soprattutto sul fronte sindacale. La sua nomina ha convinto tutti: dal premier Renzi alle Regioni che vedono di buon occhio un uomo dei territori al vertice dell’ente

Pubblicato il 30 Apr 2015

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Fatturazione elettronica, anagrafe unica, identità digitale. Ma soprattutto Italia Login. In pratica tutto il “pacchetto” Crescita digitale. Sono queste le sfide più grandi che il nuovo direttore generale dell’Agenzia per l’Italia digitale, Antonio Samaritani, dovrà affrontare facendo leva sulla sua conoscenza dei meccanismi della Pubblica amministrazione ma anche del funzionamento dei sistemi Ict. Conoscenza che, appunto, è stata fondamentale nella selezione e che ha convinto il ministro Marianna Madia a puntare tutto sul Cio della Regione Lombardia per la poltrona fino ad oggi occupata da Alessandra Poggiani, la quale oggi lascia ufficialmente. Samaritani, stando a quanto risulta a CorCom, prenderà servizio il 20 maggio dopo l’ok della Corte dei Conti.

“La nomina di Samaritani vuole proprio dare un messaggio di continuità rispetto al lavoro svolto dalla Poggiani”, ha sottolineato Madia a poche ore dalla nomina, ribadendo quanto detto qualche settimana fa: “Il nuovo dg proseguirà sulla strada tracciata da Francesco Caio prima e da Alessandra Poggiani poi”.

Stando a quanto risulta a CorCom il nome di Samaritani, oltre ad aver da subito convinto il premier Matteo Renzi, ha anche avuto “l’endorsement” delle Regioni che finora si sono sentite escluse dalla realizzazione dall’agenda digitale italiana e che avevano “sponsorizzato” la candidatura di Roberto Moriondo proprio per portare sul tavolo dell’innovazione made in Italy i progetti e i percorsi avviati nei territori. Samaritani però viene dalla Regione Lombardia e conosce a fondo quanto fatto finora nelle PA locali, motivo per cui i governatori non si sono messi di traverso e hanno apprezzato la scelta di Madia.

Ma le sfide per il nuovo dg non sono solo di natura progettuale. Samaritani si dovrà occupare anche di gestire i rapporti all’interno dell’Agenzia per l’Italia digitale, soprattutto con i sindacati sul piede di guerra per come è stata organizzato l’ente nella precedente gestione. Fp-Cgil, Falbi e Rsu Agid auspicano dunque che il direttore “sia in grado di rilanciare finalmente l’Agenzia come motore di sviluppo dell’economia digitale”.

Classe 1963 Samaritani vanta più di vent’anni nel mondo della consulenza organizzativa e dei sistemi informativi attraverso diverse esperienze di lavoro fatte per lo più in società multinazionali. Subito dopo la laurea in Economia alla Bocconi, ha maturato esperienze in società internazionali di consulenza di direzione dove ha lavorato su progetti di riorganizzazione, prevalentemente per grandi clienti industriali, affrontando i temi del cambiamento organizzativo, del miglioramento dei processi e del ridisegno dei sistemi informativi.

Successivamente, in una grande realtà multinazionale, nata dalla fusione di due grandi gruppi europei, ha lavorato nella Direzione Organizzazione occupandosi del progetto di fusione operativa e in particolare della definizione di processi di gruppo.
Infine, torna a lavorare nella consulenza organizzativa e nei sistemi informativi, entrando in una grande azienda multinazionale nella quale ha ricoperto incarichi di crescente responsabilità sia nel campo della consulenza e del system integration, sia nel campo dell’outsourcing. Per quattro anni e fino ad oggi è stato è Cio della Regione Lombardia.

In questa veste il manager ha contribuito, per Expo 2015, a E015 digital ecosystem un “ambiente digitale di cooperazione aperto, competitivo, non discriminatorio e concorrenziale per lo sviluppo di applicazioni software integrate” – sviluppato dal Cefriel guidato da Alfonso Fuggetta – che ha “l’obiettivo di favorire l’incontro tra domanda e offerta di beni e servizi da parte del sistema delle imprese a favore dei cittadini, non solo nel periodo di preparazione e di svolgimento dell’esposizione universale, ma anche per gli anni successivi”.

“L’Italia di solito progredisce quando c’è un evento – dichiarava Samaritani nel maggio 2013 commentando un intervento in materia di Agenda Digitale di Agostino Ragosa, allora proprio Direttore di Agid, ad un convegno organizzato da Gartner – ed Expo è senza dubbio una grande occasione attorno alla quale dare concretezza alla smart city e dare concretezza ad un’offerta diversa in determinati servizi”.

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