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Agid: ecco lo statuto, Letta si prende la governance dell’Agenda

Il Corriere delle Comunicazioni pubblica il testo in anteprima. Un rappresentante del governo presiederà il comitato di indirizzo dell’Agenzia. Al direttore generale il compito di attuare quanto deciso da Palazzo Chigi. Dotazione organica di 130 unità

Pubblicato il 04 Feb 2014

Federica Meta

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Enrico Letta si prende l’Agenda digitale. Con l’approvazione dello statuto dell’Agenzia per l’Italia digitale da parte della Corte dei Conti si è infatti finalizzato il processo di accentramento della governance fino oggi distribuita fra più ministeri. Nei prossimi giorni il testo verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Lo statuto, di cui il Corriere delle Comunicazioni è venuto in possesso, prevede infatti un comitato di indirizzo formato da un rappresentante del Mise, uno del Miur e uno del ministero della Funzione Pubblica, insieme a due rappresentante della Conferenza delle Regioni e del Tavolo permanente per l’Innovazione e presieduto da un rappresentante della Presidenza del Consiglio. La decisione di affidare la presidenza del Comitato a Palazzo Chigi mostra, dunque, tutta la volontà di Letta di accentrare la governance. Stesso discorso per il direttore dell’Agenzia, che come si legge nel testo, è “responsabile della gestione e attuazione delle direttive impartite dal Presidente del Consiglio dei ministri o da un ministro da lui delegato”.

Per quanto riguarda il numero dei dipendenti – una delle note dolenti che ha fatto rimpallare lo statuto tra Palazzo Chigi e la Corte dei Conti – è di 130 unità, 20 in meno rispetto alle 150 della prima versione del provvedimento. Proprio l’elevato numero degli addetti aveva fatto storcere la bocca alla magistratura contabile che riteneva la spesa troppo esosae aveva rimandato il testo al governo. Il taglio dei dirigenti previsto è dunque in linea con la spending review avviata nella PA.

L’approvazione definitiva dello Statuto dell’Agenzia per l’Italia Digitale segna un passaggio importante per l’attuazione dell’Agenda Digitale Italiana definendo un processo di governance chiaro e stabile nell’azione dell’Agenzia e nell’indirizzo strategico della Presidenza del Consiglio – spiega Letta in una nota – Già da mesi l’Agenzia è attiva e impegnata nell’attuazione delle priorità definite dalla Presidenza del Consiglio per l’Agenda Digitale”.

“Con la registrazione da parte della Corte dei Conti dello Statuto e del decreto di trasferimento delle risorse – conclude Letta – si porta a compimento la fase di avvio del programma dell’Agenda Digitale e si formalizza l’assetto istituzionale per la sua attuazione”. Per il funzionamento di Agid sono state trasferiti circa 15 milioni di euro che erano in pancia agli enti soppressi: circa 10 milioni in DigitPA e circa 5 nell’Agenzia per l’Innovazione.

“La creazione di una governance chiara per l’Agenda Digitale era una delle condizioni necessarie alla sua attuazione – sottolinea mister Agenda digitale, Francesco Caio – Sono molto soddisfatto del fatto che, grazie alla fattiva collaborazione della Segreteria Generale della Presidenza del Consiglio e della stessa Agenzia, si sia riusciti a completare questo processo, introducendo nello Statuto un Comitato di Indirizzo che garantirà l’allineamento tra la visione strategica della Presidenza del Consiglio e le priorità operative dell’Agenzia”.

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