Parte la fase di confronto tra l’Agenzia per l’Italia Digitale e le aziende di settore, tramite la Fondazione Ugo Bordoni, per arrivare poi entro il 30 settembre al piano di razionalizzazione dei datacenter della Pa.
E’ un momento importante perché le aziende avranno tempo solo fino al 15 luglio per accreditarsi (inviando richiesta a CED_PA@agid.gov.it) e quindi poter partecipare a uno o più tavoli di lavoro.
“E’ utile che ai tavoli partecipino anche le piccole aziende, startup innovative, e non solo i grandi operatori con cui siamo già in contatto”, fanno sapere dalla Fub, che svolge questo compito per conto dell’Agenzia.
“Potrebbero infatti segnalarci software e metodi innovativi per ottimizzare gli spazi nei datacenter, algoritmi di ottimizzazione, per il risparmio energetico, per la gestione dei processi della Pa con logiche aperte e collaborative. Solo se conosciamo tutte queste opportunità potremo tenerne in conto nella stesura del bando. Altrimenti, sentendo solo i grandi, faremmo un bando più tradizionale”.
I tempi sono stretti perché “entro il 30 settembre 2013 l’Agenzia per l’Italia Digitale trasmette al Presidente del Consiglio dei Ministri, dopo adeguata consultazione pubblica, i risultati del censimento effettuato e le linee guida per la razionalizzazione dell’infrastruttura digitale della pubblica amministrazione”, secondo L’articolo 33-septies del D.L. 179 convertito nella Legge n.221/2012. “Entro i successivi novanta giorni, il Governo, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, d’intesa con la Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n.281, adotta il piano triennale di razionalizzazione dei CED delle pubbliche amministrazioni di cui al comma 1, aggiornato annualmente”.
Il piano comprenderà anche i bandi di gara per realizzare i nuovi datacenter (che saranno circa 40, prevede l’Agenzia). I bandi saranno a cura dell’Agenzia o di Consip (in convenzione con l’Agenzia). Il loro valore dipenderà dagli esiti di un’altra attività ora svolta dalla Fub: il censimento dei Ced già presenti nelle Pa. “Per ora hanno risposto 400 Pa su 602, contiamo di completare il censimento entro due settimane”.
Il censimento serve quindi a capire quanti e quali Ced andranno potenziati e in che misura potranno essere riutilizzati per dare vita ai datacenter nazionali.
Intanto, sempre in ottica di riuso, ieri Sviluppo economico ha pubblicato un bando da 25 milioni di euro per acquistare i diritti d’uso di infrastrutture in fibra ottica già presenti sul territorio. Serve per integrare la rete banda larga realizzata da Infratel.
Il piano banda larga e banda ultra larga del ministero si integrano con lo sviluppo di nuovi datacenter della Pa. Secondo il piano, infatti, gli operatori che sfruttano fondi pubblici devono collegare in fibra i nuovi datacenter.