Prosegue la crescita del numero di amministrazioni aderenti a pagoPA: dal 2 maggio 2016 anche l’Agenzia italiana del farmaco ha reso disponibile online il portale dal quale è possibile effettuare pagamenti a favore dell’ente grazie al sistema dei pagamenti elettronici dell’Agenzia per l’Italia Digitale. Con l’adesione al sistema pagoPA, l’Agenzia italiana del farmaco inizia gradualmente a gestire i pagamenti a favore dell’ente tramite il portale Servizionline.aifa.gov.it.
Fra i primi pagamenti disponibili, il contributo del 5% delle spese per promozione sostenute dalle aziende farmaceutiche e delle tariffe del settore farmaceutico.
“L’Agenzia italiana del farmaco, in coerenza con quanto previsto dall’agenda digitale italiana – fa sapere Agid – compie un passo in avanti nel percorso di innovazione e digitalizzazione dei propri processi interni. Il portale dei pagamenti di Aifa si evolverà – proseguendo la collaborazione con Agid, con l’adozione di Spid, per garantire l’accesso a tutti i servizi online della pubblica amministrazione con un’unica Identità Digitale”
Nel primo trimestre del 2016 si è registrato un aumento delle adesioni al sistema, che consente di eseguire pagamenti in modalità elettronica verso la PA, sono state pari al 13%: al 31 marzo 2016 sono infatti 13.727 le amministrazioni aderenti. Hanno aderito tutte le Regioni e le Province Autonome, 11 ministeri, il 94% delle scuole, il 79% delle università e il 54% dei comuni.
Si registra inoltre la crescita del 155% degli enti già attivi: Miur, Mise, Ministero della Giustizia, 806 comuni, 7 Regioni e Province autonome (Toscana, Emilia Romagna, Marche, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Provincia Autonoma di Trento) e 35 altri Enti – fra cui Inail e Aci – consentono il pagamento dei loro servizi attraverso PagoPA.
Nei primi tre mesi del 2016 le operazioni di pagamento effettuate tramite pagoPA sono state 135.929: tra i fattori determinanti, la scadenza del bollo auto e l’avvio da parte di Inail del servizio on line per il pagamento dei contributi volontari previsti per le casalinghe. Le transazioni si sono concentrate – per il 75% – su 3 enti creditori: la Regione Veneto con il 36,7%, il Ministero della Giustizia con il 22,9 % e la Regione Piemonte con il 17,8%.