La trasformazione digitale della pubblica amministrazione resta una priorità per il sistema Italia. A sancirlo, una volta di più, sono state i Ministri per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano e per la Pubblica amministrazione Fabiana Dadone, che in questi giorni hanno scritto una lettera indirizzata alle amministrazioni centrali e locali dello Stato “affinché vengano compiuti i passi necessari per aumentare i servizi pubblici digitali come previsto dal decreto Semplificazione e innovazione digitale”.
La scadenza del 28 febbraio 2021
“Nella consapevolezza delle enormi difficoltà che anche le amministrazioni stanno quotidianamente affrontando nella difficile fase storica in corso, e nel ringraziare per l’instancabile impegno profuso, riteniamo ancora una volta importante sottolineare quanto sia fondamentale il contributo di ciascuna amministrazione alla progressiva, piena trasformazione digitale del Paese”, hanno scritto i Ministri. Che nel messaggio hanno anche ricordato che le amministrazioni sono tenute entro il 28 febbraio 2021 a fornire i propri servizi online esclusivamente attraverso il Sistema pubblico di identità digitale (Spid), la Carta d’identità elettronica (Cie) e la Carta nazionale dei servizi (Cns). Le credenziali di identificazione rilasciate precedentemente possono essere utilizzate fino alla loro scadenza naturale e comunque non oltre il 30 settembre 2021. Entro lo stesso termine le amministrazioni dovranno utilizzare la piattaforma PagoPa per ricevere pagamenti e avviare i progetti volti a rendere disponibili i propri servizi sull’applicazione ‘Io’. Questa app diventerà l’unico canale di accesso via cellulare ai servizi della Pubblica amministrazione.
Sessanta milioni a disposizione dei Comuni
La trasformazione digitale, spiegano nella lettera Pisano e Dadone, “determinerà molti vantaggi”. Le amministrazioni potranno ridurre costi e semplificare proprie attività, i cittadini e le imprese che potranno usufruire di servizi in modo più semplice, veloce e sicuro. In particolare, per sostenere la trasformazione digitale dei Comuni, che sono gli enti che erogano il maggior numero di servizi a cittadini e imprese, saranno a disposizione 60 milioni di euro complessivi. La cifra comprende le risorse dell’avviso pubblico del Dipartimento della funzione pubblica del 20 maggio scorso e quelle del Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione.