Arriva l’Urp condiviso per i piccoli Comuni

Pubblicato il 13 Mag 2009

L’idea dei servizi in affitto o in outsourcing, in tempi di
recessione, si sta estendendo a un numero sempre maggiore di
settori. Ora, grazie all’iniziativa di Amelya – start-up attiva
da qualche mese nei servizi di supporto “a consumo” per i
professionisti e le piccole imprese – anche il settore pubblico
sperimenterà l’esperienza del noleggio: il servizio di URP
condiviso presentato da Amelya a Forum PA, nell’ambito del
“Barcamp Innovatori PA”, ha tutte le carte in regola per
diventare un fiore all’occhiello della Pubblica
Amministrazione.
Ideale per piccoli Comuni, Unioni e Consorzi di Comuni, Comunità
montane e Centri di Servizio Territoriale, l’Ufficio per le
Relazioni con il Pubblico condiviso e a consumo rappresenta un
servizio destinato ai cittadini, come l’URP tradizionale, ma è
concepito per essere condiviso tra più Comuni e pagato solo per
l’utilizzo effettivo. Una formula innovativa per ottimizzare i
budget a disposizione dei piccoli enti territoriali, sovente
limitati, e per ridurre al minimo gli sprechi. Un’iniziativa,
insomma, “a prova di Brunetta” e che a suo modo richiama il
servizio “Linea Amica”, promosso dal Governo.

L’URP condiviso concilia funzione informativa e funzione di
ascolto: il servizio infatti, che può essere attivato dal lunedì
al venerdì dalle 8.30 alle 19.30, fornisce non solo informazioni
agli utenti che chiamano il Comune, ma raccoglie anche le
segnalazioni dei cittadini su problematiche di interesse
territoriale quali manutenzione stradale, illuminazione, codice
della strada, verde pubblico, raccolta rifiuti e così via.
Quest’ultimo aspetto si rivela strategico per i Comuni, che
possono in tal modo individuare i problemi del territorio a costo
zero, utilizzando appunto il contributo dei cittadini.
Il servizio è gestito in outsourcing da Amelya: ad ogni Comune
viene assegnata una persona dedicata (sempre la stessa), che
risponde al telefono come se si trovasse nella sede dell’ente. Il
Comune, dal canto suo, dialoga con la persona addetta tramite un
“ufficio virtuale” basato su internet: un sistema facile e
rapido per scambiare in tempo reale informazioni e follow-up su
tutte le attività compiute dall’URP condiviso.
La formula “ a consumo” consente di personalizzare il servizio
in base alle esigenze di ogni singolo Comune. È infatti prevista
la possibilità di acquistare pacchetti prepagati di ore
giornaliere di telefonate e il pagamento avviene in base ai minuti
di conversazione effettiva.
L’URP “virtuale” permette di innovare senza sobbarcarsi
onerosi costi di investimento, costa poco e si può attivare da un
giorno all’altro. Inoltre, grazie all’adattamento alle singole
entità territoriali ed essendo facile da capire, è realmente a
misura di cittadino.

   

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