“Le PA devono non soltanto saper organizzare i progetti internamente ma, soprattutto, devono pensarli avendo bene in mente l’esterno dell’organizzazione, ovvero gli scenari nuovi che si sono creati con l’avvento degli strumenti digitali. Il cambiamento esogeno – quello relativo all’utente – è essenziale”: questa la vision di Riccardo Castrignanò, Dirigente Servizio Innovazione Tecnologica e Sistemi Informatici del Comune di Cagliari, fra i comuni italiani che hanno abbracciato – in modo profondo e proattivo – la strategia, le indicazioni e gli strumenti del Team per la Trasformazione Digitale e Agid.
“Fino al 2016, l’ufficio di cui oggi sono Responsabile si chiamava “Sistemi informativi, informatici e reti telematiche”: sostanzialmente era un ufficio che si occupava della gestione del Ced e meno dell’innovazione. Quando ho preso questo incarico nel 2016, l’Amministrazione ha deciso di far partire il cambiamento già dal nome della struttura, che oggi si chiama “Servizio Innovazione Tecnologica e Sistemi Informatici”, racconta Castrignanò a Corcom.
Quali sono stati gli obiettivi-guida del progetto?
Da subito il nostro obiettivo è stato quello di abbracciare la trasformazione digitale: abbiamo iniziato cambiando il nostro modus operandi, ovvero costruendo una nuova organizzazione con un chiaro obiettivo strategico: traghettare l’Ente verso il digitale. Abbiamo analizzato software, banche dati, definito insieme ai dirigenti competenti per materia i livelli di servizio e, oltre a questi elementi, abbiamo messo a fuoco anche quelli legati al concetto di Digital First, come la costruzione di uno standard architetturale interoperabile con i sistemi legacy, le Api, le interfacce standard e la struttura dati conforme agli standard centrali.
L’ultimo tassello è stato l’aver aderito alle indicazioni cloud first, aderendo alle circolari 2 e 3 di Agid. A questo punto abbiamo analizzato le aziende di software presenti sul mercato e sul fronte infrastrutturale, abbiamo fatto esperienze sul cloud ibrido. Di fatto, abbiamo operato sia analizzando il nostro interno – in termini di esigenze e di status dei sistemi e dei processi – sia analizzando ciò che sta all’esterno dell’Ente. All’interno dell’ufficio sono stati creati due gruppi di lavoro, con due obiettivi distinti: il gruppo test che si è occupato dei Proof of Concept lato processi e sistemi, e il gruppo di reingegnerizzazione dei servizi che mi vede coinvolto in prima persona.
E la scelta è poi caduta su Dedagroup.
In quel momento era l’unica azienda in grado di offrire una soluzione nativamente integrata con le funzionalità del D.L.118. Avevamo bisogno di adottare uno strumento in cui le nuove modalità di gestione finanziaria e contabile dell’Ente fossero già disponibili, ed è così che abbiamo scelto la piattaforma cloud Next. E un altro dei motivi che ci hanno portato alla scelta di Dedagroup è che ci ha garantito maggiore flessibilità e scalabilità e, anche, la semplificazione operativa nella gestione delle attività. L’altro beneficio è di tipo organizzativo: passando alla piattaforma Next abbiamo portato innovazione ma anche, soprattutto, svincolato le risorse dapprima dedicate ai data center e alla parte sistemistica.
Con Dedagroup abbiamo lavorato anche al progetto di subentro in Anpr. Tutto è partito con la bonifica delle anagrafiche dell’Ente: è stato un lavoro puntuale e molto efficace, che ha riguardato una grande mole di dati: 154.220 residenti, 79.000 schede famiglie, 7.000 cittadini iscritti all’Aire. A parte queste esperienze stiamo tuttora lavorando al progetto per la costruzione delle Istanze online, ovvero dei servizi che l’Ente espone ai propri cittadini attraverso il portale istituzionale. Il primo tassello ha riguardato la erogazione dei servizi online per la candidatura ai concorsi pubblici. Si tratta di una funzionalità che è già operativa – e che è andata online con successo: sono circa 5000 gli utenti che in un anno hanno inoltrato la propria candidatura a concorsi pubblici indetti dall’Ente. Sul fronte dei servizi digitali il Comune ha aderito fin dall’inizio alla fase di sperimentazione del progetto IO, l’app dei servizi pubblici della Pubblica Amministrazione italiana. L’idea è affiancare al proprio sito web un secondo punto di contatto con i cittadini, per aumentare la diffusione, il livello di interattività e multicanalità dei propri servizi digitali e i servizi sperimentali saranno il rilascio dei pass ztl, , le informazioni relative a allerte meteo, il pagamento delle multe, la notifica della disponibilità al pagamento degli assegni sociali. E stiamo ragionando sull’estensione della piattaforma Next anche per la gestione delle politiche sociali e delle risorse umane. Intanto continuiamo a lavorare per essere completamente maturi anche nella gestione delle Risorse economiche e di Anpr. In merito a quest’ultimo punto, Dedagroup ci sta già sostenendo per l’integrazione anche dei nuovi servizi di stato civile e elettorale.
E le tempistiche quali sono?
Contiamo di mettere online il nuovo portale istituzionale entro quest’anno ma le attività di reingegnerizzazione del portale dei servizi, secondo il nuovo Design System del Team Digitale, proseguirà anche durante tutto il 2020. Entro fine anno abbiamo l’obiettivo di erogare i primi servizi reingegnerizzati secondo un’architettura moderna e modulare; riguarderanno il rilascio delle concessioni di suolo pubblico, le prenotazioni di appuntamenti, la presentazione dei certificati di destinazione urbanistica. E ovviamente saranno integrati con pagoPA e Spid, quest’ultimo già operativo per tutti gli attuali servizi on line presenti, sin da febbraio 2018.
A che punto siete rispetto agli obiettivi che vi eravate posti inizialmente?
Sono Responsabile per la Trasformazione Digitale del Comune di Cagliari dal 2017: ci siamo dati cinque anni per traghettare sul digitale tutte le nostre attività, sia quelle interne sia quelle esterne di contatto con i cittadini. Le linee guida strategiche che stiamo portando avanti in tema di agenda digitale trovano la propria piattaforma abilitante nei progetti previsti all’interno del Piano Operativo Città Metropolitane 2014-2020 (PON METRO). Questo perché la dimensione urbana è quella più vicina alla vita quotidiana di tante persone e di conseguenza anche quella più direttamente interessata alla domanda di innovazione. Tra i progetti portati avanti citiamo il modello di portale istituzionale da proporre in riuso per tutti i Comuni italiani, in fase di avanzata realizzazione secondo le stringenti specifiche di AgID e Team Digitale, orientato all’erogazione di servizi in modalità digital first, l’evoluzione in cloud delle nostre infrastrutture tecnologiche, la sperimentazione di progetti IoT ad alto valore tecnologico ma con un occhio alla standardizzazione nell’esposizione dei dati, e soprattutto la realizzazione di una infrastruttura dati unitaria (IDU), quale piattaforma modulare, sicura e scalabile, con interfacce standard, per la gestione efficiente e certificata dei dati in possesso dell’Amministrazione e su cui poi innestare servizi digitali e la creazione del «Cruscotto del Cittadino, la cui realizzazione partirà nel 2019 per terminare entro il primo trimestre 2021.