Assocertificatori in campo contro le modifiche inserite nella Legge di Bilancio alla governance di Spid. Un emendamento alla legge di Bilancio 2020 rivede profondamente la governance di Spid, rimodulandone il modello organizzativo attuale e ponendo in carico alla Presidenza del Consiglio, tramite la società PagoPA, il rilascio delle identità digitali.
“Con l’emendamento alla legge di Bilancio sull’identità digitale cambieremo la governance -spiegva nelle scorse settimane la ministra dell’Innovaziome, Paola Pisano – dovrà essere unica ed erogata gratuitamente dallo Stato, e non più dagli Identity provider, a chi ottiene la carta d’identità elettronica”.
Secondo l’associazione che raggruppa la maggior parte degli operatori digitali italiani, però, “il modello che si verrebbe a realizzare rappresenterebbe una grave vanificazione degli investimenti fin qui stanziati dagli operatori di mercato, associata ad una importante perdita di chance, proprio nel momento in cui il servizio Spid ha cominciato a catalizzare l’interesse dei cittadini”.
“Parimenti – prosegue Assocertificatori – non sembra corretto evocare l’esigenza della gratuità di Spid per i cittadini come una delle motivazioni della scelta, quando tale gratuità è già garantita e fino ad oggi non ha richiesto alcun finanziamento pubblico”.
Secondo le aziende giustificare il cambio di governance puntando il sito contro “l’inefficienza degli operatori di mercato” non trova alcun fondamento come dimostrano i numeri: Spid è attiva per circa 5 milioni di cittadini ed ha visto una crescita di oltre 1,6 milioni nei primi 10 mesi del 2019 (pari ad un + 47% in un solo anno) ed è stata rilasciata finora gratuitamente ai cittadini. “Gli Identity Provider si sono impegnati a mantenere tale gratuità a tempo indeterminato“, spiegano.
“Per tali ragioni, non appare corretto individuare presunte ‘inefficienze degli operatori di mercato’ ma, al contrario, sembrerebbe opportuno rimarcare il contributo di questi operatori al Paese, in un contesto di lenta adozione di Spid da parte dei service provider pubblici – concludono – Assocertificatori non ha mai fatto mancare verso il Governo e la PA il proprio supporto in termini di risorse, know how ed investimenti e resta in prima linea per partecipare attivamente, nel rispetto delle prerogative del Governo e del Parlamento, al processo di Trasformazione Digitale dell’Italia, dei suoi cittadini, delle sue imprese e della sua Pubblica Amministrazione”.