L'ANNUNCIO

Azzolina: “Scuola digitale priorità strategica, presto rilancio del Piano”

La ministra dell’Istruzione: “Faremo una ricognizione delle risorse sia di quelle spese sia di quelle disponibili”. In cantiere anche la creazione di una task force di docenti esperti di innovazione didattica

Pubblicato il 03 Feb 2020

lucia - azzolina

“Personalmente ritengo che quello del ‘media education’ sia un tema centrale nella formazione dei ragazzi. Anzi, che rappresenti una vera e propria urgenza educativa occuparci di questi argomenti. Anche per questo stiamo scrivendo le Linee guida per l’educazione civica con un chiaro riferimento alla ‘media education’, che riteniamo importante come l’educazione ambientale”. Cosi’ la ministra per l’istruzione, Lucia Azzolina, intervenendo al convegno “Media Education: più consapevolezza, più opportunità, più futuro”.

Come ministero stiamo lavorando per contrastare il linguaggio dell’odio. E per dare ancora più consapevolezza ai ragazzi di come si usano certi strumenti – ha proseguito la ministra – rilanceremo i temi del Piano Nazionale Scuola Digitale. Faremo il punto sulle azioni che sono state effettuate o meno in questi anni. Faremo una ricognizione sulle risorse che ci sono ancora da spendere e di quelle che possiamo mettere su questo fronte. Creerò un gruppo di docenti esperti sull’innovazione didattica”.

La strategia

“Da una parte dobbiamo fornire agli studenti le competenze digitali per utilizzare in modo corretto il web, comprese le nozioni di base del coding – ha spiegato – Dall’altra però è indispensabile anche la modernizzazione in chiave digitale degli istituti scolastici, fornendo alle scuole le tecnologie per connettersi alla rete e strumenti didattici moderni. Anche questo è un fronte su cui abbiamo ripreso i lavori e velocizzare pianificazione e spesa. Da oggi riparte il confronto su questi temi, lo ripeteremo sui territori. E le porte del Ministero saranno sempre aperte per chi vorrà dare il suo contributo”.

 Faro sulle fake news

“I nostri ragazzi hanno in mano strumenti potentissimi. Apparentemente, proprio perché nativi digitali, sembrano poterli usare nel pieno in tutte le loro funzionalità e con estrema cognizione – ha puntualizzato Azzolina – Non è sempre così. Anzi. Hanno bisogno di una bussola. Di essere guidati. La scuola ha questo compito e può assolverlo, alleandosi con tante realtà che si muovono su questo fronte. Tutti insieme possiamo educare i nostri ragazzi, e cioè, come ci dice l’etimologia di questa parola, possiamo ‘ex-ducere’, tirar fuori da loro il meglio. E possiamo farlo orientandoli, accompagnandoli, fornendogli competenze e strumenti adeguati al mondo che li circonda. Un mondo, lo vediamo tutti, che corre veloce, dove le informazioni circolano rapide e spesso è difficile arginare l’avanzata di quelle che tutti ormai chiamiamo fake news. Vere e proprie bufale che vanno a colpire i singoli, a volte con grave danno per la loro persona, per la loro identità, per la loro immagine, oppure che innescano processi di pensiero che portano a pregiudizi e ad alimentare menzogne, basate su notizie false comunicate come se fossero vere. Ne sono stata vittima anche io e so cosa significa. Così come sono stata vittima di campagne denigratorie. La scuola, le studentesse e gli studenti, che sono poi i cittadini di oggi e di domani, possono essere un argine a tutto questo. Dobbiamo lavorare affinché nei più giovani nasca l’urgenza di mettere un freno alle volgarità e alla brutalità che stanno caratterizzando il vissuto sociale nei contesti digitali. Dobbiamo formare cittadini consapevoli e coscienti. L’educazione digitale è educazione alla cittadinanza consapevole. Oggi più che mai”.

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